Un migliaio di persone, tra cui membri della comunità palestinese, studenti e militanti dei centri sociali, guidati dal centro sociale Vittoria, hanno marciato a Milano in un corteo pro Palestina. Il corteo, il trentaduesimo dall’inizio del conflitto, è partito da piazza Loreto e si è diretto verso il parco Trotter, manifestando contro Israele e la situazione nella Striscia di Gaza.
Boicottaggio simbolico davanti a McDonald’s prima del corteo pro Palestina
Prima dell’inizio del corteo pro Palestina si è tenuta una azione simbolica di boicottaggio davanti a un ristorante della catena McDonald’s situato all’inizio di corso Buenos Aires. L’iniziativa è stata pacifica e mirava a protestare contro «il massacro dei civili, fra cui donne e bambini», e a chiedere «un cessate il fuoco immediato e permanente» oltre «all’invio di aiuti umanitari per tutta la popolazione ridotta in condizioni disumane dall’assedio sionista».
Corteo pro Palestina: «Giù le mani dai bambini»
Durante il corteo, i partecipanti hanno espresso il loro sostegno alla causa palestinese, sollevando richieste per il «rilascio delle migliaia di ostaggi palestinesi» e il «diritto alla libera autodeterminazione del popolo palestinese con il ritorno dei profughi dalla nakba». Tra i cori più uditi, «Israele assassini, giù le mani dai bambini» ha risuonato forte tra la folla.
Invito al boicottaggio da una giovane palestinese
Una giovane palestinese, parlando dal furgone che guidava il corteo pro Palestina, ha fornito cifre preoccupanti: «I giorni di genocidio sono 232, 80.000 persone uccise». Ha inoltre citato la Corte Internazionale di Giustizia, che invita a «fermare i bombardamenti su Rafah», mentre «i bombardamenti continuano su tutta la striscia di Gaza». L’invito al corteo è stato anche a boicottare società accusate di finanziare Israele, con un focus specifico su McDonald’s, accusato di «fornire migliaia di pasti ai soldati israeliani e di aprire ristoranti nei territori occupati in Cisgiordania».
Corteo pro Palestina: partecipazione di giovani e accademici
Il corteo ha visto la partecipazione attiva dei giovani, inclusi studenti universitari, che hanno portato striscioni con scritte come « dalle università alle piazze a fianco del popolo palestinese». Questa presenza dimostra un legame crescente tra il mondo accademico e le cause internazionali di giustizia e solidarietà.