La Galleria Vittorio Emanuele è uno dei centri più prestigiosi al mondo, con più di 40 insegne di lusso tra ristoranti e negozi distribuiti su una novantina di vetrine. Oggi, dopo quasi 160 anni dalla sua costruzione, la galleria rappresenta una miniera d’oro per il Comune di Milano, che guadagna circa 70 milioni di euro dagli affitti dei locali situati sotto le celebri volte e cupola, nonché nei piani intorno alla terrazza panoramica sul Duomo.
Tra gli inquilini più facoltosi Dior, Loro Piana e Gucci
Tra gli inquilini più facoltosi della Galleria Vittorio Emanuele ci sono Dior e Loro Piana, che pagano rispettivamente 5 e 2,3 milioni di euro all’anno per i loro spazi di 253 e 188 metri quadrati. Gucci nono è da meno, per la sua location di 956 metri quadrati spende 4,5 milioni di euro all’anno. Negli ultimi anni il turnover in Galleria Vittorio Emanuele è stato piuttosto veloce. I numeri dicono che ci sono stati più di 20 cambiamenti di inquilini, tra traslochi forzati dalla pandemia e nuove concessioni assegnate tramite aste all’incanto. Tuttavia alcune botteghe storiche resistono, grazie alla riconferma delle loro concessioni e il loro tradizionale spirito milanese.
Galleria Vittorio Emanuele, a breve anche tre vetrine di Bottega Veneta
Nonostante il costo elevato, la Galleria Vittorio Emanuele continua ad attrarre i marchi di lusso più prestigiosi, tra cui Valentino, Balenciaga e Damiani. L’aggiunta a breve di tre vetrine Bottega Veneta confermerà l’appeal senza tempo della galleria milanese, che rappresenta il paradiso dello shopping e un’esperienza unica per coloro che cercano marchi di lusso restando uno dei luoghi più belli e affascinanti di Milano.