Milano è su un prestigioso podio, quello dei grandi eventi. Secondo uno studio di Fondazione fiera, il capoluogo lombardo è la terza città europea per numero con oltre mille dopo Londra e Parigi. A fare la parte del leon c’è l’universo Superstudio, con i suoi 34 mila metri quadri di spazi dove ogni anno arrivano 800 mila persone.
Grandi eventi, Superstudio
Superstudio in particolare ha svelato di aver ricevuto duemila richieste di eventi nel 2022, per 160 realizzati. Che vuol dire comunque più di uno ogni tre giorni, con grandi brand come Apple, Armani, Luxottica, Mercedes, Google a Spotify. Stiamo parlando di un polo fondato negli anni 80 da Gisella Borioli oggi è gestito dal nipote Tommaso Stecchi Borioli.
Grandi eventi, le parole di Tommaso Stecchi Borioli.
«L’interesse è sorprendente e in crescita costante dalla vetrina dell’Expo del 2015. La città ha guadagnato un posizionamento molto alto, qualificandosi come place to be – ha spiegato il nuovo boss al Corriere – Dal design alla moda, dalla farmaceutica all’hi-tech fino alla finanza, molte grandi aziende hanno qui i loro quartier generali, e la città ha caratteristiche uniche per i clienti business: una logistica ottima tra aeroporti e mezzi pubblici nonché una centralità rispetto all’Europa e alle destinazioni turistiche, le città d’arte, il mare e la montagna, fatto fondamentale per chi sposta centinaia di persone, per diversi giorni».
Grandi eventi, nuove regole
L’estate è ufficialmente iniziata e con essa la stagione dei concerti, che in realtà non è mai finita in una città come Milano che vive di grandi eventi. Per questo però sono state approvate dalla Giunta le nuove linee d’indirizzo per la realizzazione di manifestazioni in luogo pubblico di rilevante impatto per la città e per spettacoli a carattere temporaneo, che definiscono le modalità di organizzazione, realizzazione e gestione degli eventi.
L’obiettivo è quello di contemperare le misure in deroga relative agli aspetti acustici con misure mitigative di rispetto della vita delle comunità residenti nei quartieri di riferimento, di tutelare le aree a verde, di organizzare in modo efficiente e sostenibile la mobilità e il trasporto pubblico nella zona, anche per consentire lo spostamento e il deflusso degli spettatori al termine degli eventi.
