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25. 04. 2024 21:52

Anarchici occupano la gru del cantiere della Scala: «Il 41 bis è tortura»

La protesta contro il carcere duro e l'ergastolo ostativo

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Da questa mattina due attivisti del centro sociale ‘Gallipettes occupato’ sono saliti sulla gru del cantiere del Teatro alla Scala di Milano per protestare contro il regime carcerario del 41 bis e contro l’ergastolo ostativo. I manifestanti hanno esposto sulla gru uno striscione con scritto “41 bis=tortura”.

Gru occupata, protesta contro il carcere duro

«Dalle prime luci di questa mattina due compagni stanno occupando la gru del cantiere del Teatro alla Scala di Milano in solidarietà allo sciopero della fame di Alfredo, Juan e Ivan contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. Terremo un presidio fin da ora in sostegno all’azione in piazza della Scala fino a che i compagni non scenderanno. Vi invitiamo a raggiungerci numerosi! La giornata è ancora lunga!», hanno annunciato gli attivisti sui social.

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Via Verdi chiusa al traffico

Da quanto è stato riferito è stato esposto un altro striscione tra piazza della Scala e via Manzoni. Via Verdi è stata chiusa al traffico. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e la polizia locale, c’è il personale della Digos. Sul posto vigili del fuoco e carabinieri, che hanno chiuso la strada e stanno cercando di convincere i due manifestanti a scendere dalla gru.

I militanti in galera

L’azione segue una serie di raid notturni avvenuti tra la Darsena e il centro città, con scritte sui muri in difesa di alcuni militanti arrestati, tra cui Alfredo Cospito, condannato per l’attentato all’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, gambizzato il 7 maggio 2012. Juan Antonio Sorroche invece è in carcere per un attentato con due ordigni esplosivi rudimentali nel 2018 alla sede della Lega di Villorba, nel trevigiano. Con loro partecipa allo sciopero della fame anche Ivan Alocco, detenuto in Francia.

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