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28. 04. 2024 18:01

Il 2024 di Trenord è cominciato come si era chiuso il 2023: treni in ritardo e preoccupazioni dei pendolari

Tante le denunce apparse sui social, ma nulla sembra essere cambiato

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Sono tante le denunce apparse sui social network da parte di pendolari che annunciano come il 2024 di Trenord sia cominciato con treni in ritardo e preoccupazioni sempre maggiori. L’utente @SaraPerinetto, ad esempio, scrive: «Anche nel 2024 i #ritardi di #Trenord sono all’ordine del giorno. Da oltre tre mesi non ho mai preso un #treno in orario per andare al lavoro. Però neanche questo mese la linea #Varese#Milano merita il #bonus ritardo. @Trenord_Press sentitevi liberi di scusarvi quando volete». 

Il 2024 di Trenord e la svolta dell’azienda

A partire da gennaio 2024, Trenord ha annunciato la fine del sistema di bonus automatico per i ritardi dei treni regionali. In precedenza, questo bonus offriva uno sconto del 30% sulle tratte che non rispettavano gli standard minimi di puntualità. La decisione, presa nell’ambito del nuovo Contratto di servizio ferroviario regionale stipulato dalla Regione Lombardia, ha eliminato ogni riferimento al sistema dei bonus ritardi, richiedendo ora agli utenti di chiedere un indennizzo per ogni disservizio. 

Le critiche dalla comunità dei pendolari

La reazione dei pendolari e dei rappresentanti degli utenti non si è fatta attendere. L’assenza del bonus ritardi è stata percepita come un duro colpo, soprattutto considerando che il sistema non comportava costi aggiuntivi per la Regione, essendo finanziato con le penali a carico di Trenord per disservizi. La preoccupazione maggiore riguarda l’equità e la trasparenza nella gestione delle penali e dei bonus. Si sottolinea l’importanza di un sistema di risarcimento che sia equo e condiviso. 

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Un momento difficile per i viaggiatori

Il cambiamento del sistema dei bonus arriva in un periodo particolarmente critico per i pendolari, specialmente a Bergamo, dove i lavori di Rfi per il raddoppio dei binari hanno già causato notevoli disagi, tra cui corse soppresse e ritardi frequenti. Questa situazione ha aggravato la frustrazione dei viaggiatori, che vedono nel nuovo sistema di bonus un ulteriore ostacolo nel ricevere compensazioni per i disservizi subiti. 

sciopero trenord, sciopero generale

Le reazioni politiche

Diverse figure politiche hanno espresso preoccupazione riguardo alla nuova policy dell’azienda e il 2024 di Trenord appena iniziato. Davide Casati, consigliere regionale del Pd, ha enfatizzato come la soppressione dell’automatismo dei bonus di rimborso potrebbe finire per avvantaggiare Trenord, prevedendo che non tutti gli aventi diritto procederanno con la richiesta di rimborso. Gabriele Giudici, segretario provinciale del Pd, ha criticato Trenord per essere insensibile alle esigenze dei pendolari e per cercare di sfuggire alle proprie responsabilità eliminando l’automatismo dei rimborsi. 

Possibili svolte future

Nonostante le critiche, esiste la speranza di un dialogo costruttivo. I rappresentanti dei pendolari hanno notato che la Regione Lombardia si è impegnata a aprire un confronto sui temi dei bonus e della qualità dei servizi offerti. Ci si augura che questo possa tradursi in una riapertura del dialogo con gli utenti e i Comitati dei Viaggiatori, portando a soluzioni più eque ed efficaci per la gestione dei disservizi. Perché la decisione di Trenord di eliminare il bonus ritardi automatico ha sollevato numerose preoccupazioni e critiche tra i pendolari e le figure politiche. Il contesto di disagi e ritardi frequenti rende questa decisione ancora più delicata, mettendo in luce la necessità di un dialogo aperto e costruttivo per garantire i diritti dei viaggiatori e migliorare la qualità dei servizi offerti. E, si spera, che tutto questo possa avvenire in un ragionevole lasso di tempo, anche perché chi ci rimette, alla fine, sono sempre i poveri pendolari che pagano per un disservizio. Il 2024 di Trenord, insomma, inizia in salita.

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