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18. 04. 2024 19:46

Il prefetto replica a Chiara Ferragni: «Reati al minimo. È un problema di aspettative»

Il prefetto di Milano replica a Chiara Ferragni sul tema sicurezza

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Chiara Ferragni ha sollevato il tema. Prima le ha risposto in Sindaco Sala, ora Renato Saccone, 65 anni, da quasi quattro prefetto di Milano: «Lo sfogo di Chiara Ferragni non è isolato. Arrivano segnalazioni, esposti, sollecitazioni… ma, come ha chiarito la stessa Ferragni, recano tutte il segno di una collaborazione costruttiva e concreta, fiduciosa nelle istituzioni».

Anche il prefetto risponde a Chiara Ferragni

Sul tema sicurezza il prefetto prosegue: «C’è un problema di aspettativa di sicurezza. I numeri ci dicono che siamo ai minimi rilevati nell’ultimo ventennio per rapine nei negozi e furti negli appartamenti. Tuttavia altri reati aumentano». Perché? «Milano sta vivendo una stagione di eventi e vita all’aperto come mai in passato. Non credo proprio che ci sia paura. Condivido con il questore Giuseppe Petronzi che questa percezione vada letta come aspettativa di sicurezza. Penso che i milanesi abbiano un’elevata aspettativa per tutti i servizi, dal trasporto pubblico, all’ambiente, alla sicurezza. La giudico positivamente, dà una concezione alta di città che compete con il mondo. Per questo non si può rispondere affidandosi ai soli dati».

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Come si risponde: «Bisogna essere all’altezza dell’aspettativa. La presenza delle forze dell’ordine sul territorio sarà più diffusa e visibile. Specie negli spazi pubblici. Questa è una risposta immediata». Ci saranno più agenti in strada? «Sono già arrivate tutte le unità aggiuntive della polizia di Stato e con le ultime assegnazioni dell’Arma entro fine mese si raggiungerà l’aumento dei 250 operatori in più delle Forze dell’ordine. Questo, dopo che per scelta della stessa ministra Lamorgese è stata confermata per Milano la dotazione dell’esercito impegnato in “Strade Sicure” a fronte di una significativa riduzione del contingente nazionale. L’Arma rafforzerà anche tutta la città metropolitana, perché i fenomeni sono abbastanza diffusi, non dobbiamo pensare solo al capoluogo», prosegue il prefetto Saccone.

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maxi rissa via bolla

Quanto influisce l’abuso di alcol sulla violenza delle notti milanesi? «Il senso del bere nella nostra tradizione è nello stare insieme. Oggi invece è un bere smodato che alimenta una solitudine disperante tra i giovani, senza freni inibitori». C’è poi il tema sempre caldo delle periferie: «Stiamo intervenendo in maniera incisiva. In due anni e mezzo abbiamo restituito quasi 800 alloggi occupati, individuati nel rispetto della fragilità. Coinvolgendo tutti gli enti. Ripristinare la legalità significa far rispettare le regole, ma anche garantire i diritti». Come in via Bolla, teatro un mese fa di una rivolta degli abitanti regolari contro gli abusivi: «E come avverrà con più ampio respiro a San Siro, altra realtà difficile, con un’agenda sociale, di formazione e lavoro, di legalità e di rigenerazione urbana. Lavorare per la sicurezza è, allo stesso tempo, un impegno quotidiano e di strategia e le strategie che vedono unite le istituzioni sono vincenti. Come dimostra la riqualificazione del bosco di Rogoredo».

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