Numeri da brividi per gli incidenti a Milano e non solo. Nel corso del 2022, le strade lombarde hanno visto un aumento del numero di incidenti stradali, con un totale di 28.786 sinistri rispetto ai 25.838 del 2021. I dati forniti dall’Automobile Club d’Italia e dall’Istat hanno evidenziato un totale di 37.912 feriti e 402 morti, rispettivamente 33.672 e 357 nell’anno precedente. Inoltre, l’anno 2022 è risultato essere il primo anno in cui l’incidentalità stradale ha raggiunto i livelli del 2019, prima dell’inizio della pandemia.
Incidenti a Milano, numeri
A Milano città, il totale degli incidenti registrati è stato di 7.783, causando 44 morti e 9.865 feriti. Nel resto della provincia, invece, si sono verificati 12.613 incidenti, causando 100 morti e 16.101 feriti. A Monza, invece, sono stati registrati 575 sinistri, con 4 decessi e 694 feriti, mentre nella provincia si sono verificati 2.172 incidenti, con 15 decessi e 2.764 persone con lesioni.
Non solo incidenti a Milano
A livello nazionale, la provincia di Roma ha registrato il numero più alto di pedoni morti (56), seguita da Milano (24), Napoli (23) e Torino (18). Nella provincia di Padova, invece, si è registrato il maggior numero di ciclisti deceduti (10), seguita da Udine (9) e Milano, Venezia e Ravenna (8). È interessante notare che, su un totale di 16 morti su monopattino, 4 si sono verificati nella provincia di Milano, 3 nella provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. Insieme, questi numeri rappresentano il 56% dei morti a livello nazionale.
Incidenti a Milano, le parole di La Russa
«Tra le cause principali degli incidenti stradali al primo posto c’è sempre la guida distratta e l’utilizzo del cellulare, la velocità e il mancato rispetto della segnaletica stradale – afferma Geronimo la Russa, presidente di Automobile Club Milano, nella cui competenza rientrano anche le province di Monza-Brianza e Lodi -. Dopo avere analizzato questi dati è facile rendersi conto che dobbiamo percorrere ancora molta strada in termini di prevenzione e innalzamento dei livelli di sicurezza. Oltre ai devastanti drammi umani, questa situazione comporta enormi sprechi con elevati costi sociali per la collettività. Occorrono più formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada, migliore gestione della circolazione e più controlli».
