Il sindaco di Milano Beppe Sala a margine dell’evento tenuto alla Fondazione Feltrinelli è tornato a parlare della possibilità di far diventare anche il capoluogo lombardo una Città 30, ovvero con il limite di velocità fissato a 30 km/h. «Ci stiamo riflettendo, indubbiamente. In questi giorni vorrei parlare col mio collega Matteo Lepore, il sindaco di Bologna».
Città 30, Milano come Bologna
Il modello da seguire quindi sarebbe quello di Bologna che dal luglio del 2023 è ufficialmente una Città 30. Tantissime infatti sono le zone che hanno visto diminuire la velocità veicolare massima consentita, anche se le sanzioni arriveranno solamente dal 2024. Intanto, però, il provvedimento sembra fare scuola.
Città 30, le parole di Sala
Beppe Sala però ha tenuto a fare una precisazione: «Io ho sempre detto che se sarà 30, dovrà essere un 30 vero. Se non ci sono rilevatori ed un sistema di controllo, rischia di essere qualcosa che poi nella pratica non funziona. Ci sono vie a Milano dove la città è già a 30 ma la gente non va a quella velocità. È un problema complesso e va affrontato, come pure quello delle biciclette, in un’ottica di regolamentazione del codice della strada».
Non solo Città 30
Sala ha anche toccato un altro tema Caldo: il decreto Caivano sulla criminalità minorile approvato ieri in Consiglio dei ministri. «Ho paura che sia una grande teorizzazione, nella pratica però i problemi che ci sono rimangono. Indubbiamente nella città si sta sentendo la pressione e le problematiche spesso legate alla questione giovanile e quindi dobbiamo gestirle» ma «io credo che si debba gestire con la stessa intensità la repressione ed il supporto».