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20. 05. 2024 13:16

Uccide vicina di casa, Livrieri avrebbe dovuto trovarsi in una Rems

L'uomo di 46 anni accusato di avere ucciso la vicina di casa Marta Di Nardo deve rimanere in carcere e sarebbe dovuto stare in una Rems

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Domenico Livrieri, accusato di avere ucciso la vicina di casa Marta Di Nardo e di averne tagliato in due il corpo per poi nasconderlo in casa, deve rimanere in carcere. A stabilirlo è il gip di Milano Alessandra Di Fazio, che ha convalidato l’arresto del 46enne. L’avvocato Diego Soddu, difensore dell’uomo, aveva chiesto una misura di custodia cautelare in un luogo di cura, in quanto l’indagato soffre di problemi psichiatrici ed era già in carico a un Cps. Il gip ha disposto anche che i servizi psichiatrici del carcere «aggiornino costantemente» il giudice «sulle sue condizioni psicofisiche», in attesa che venga disposta una «nuova perizia sulla capacità di intendere e di volere».

Omicidio
Omicidio

Livrieri avrebbe dovuto essere in una Rems

L’uomo avrebbe dovuto, infatti, trovarsi in una Rems, una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. Nella struttura, però, non ci è mai andato per «mancanza di disponibilità – scrive il gip Alessandra Di Fazio nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio -, nonostante i ripetuti solleciti del pm alle autorità di competenza».

Per Livrieri altri precedenti: violenza sessuale e sequestro di persona

Livrieri, infatti, oltre a reati contro il patrimonio, ha due precedenti specifici per violenza sessuale e sequestro di persona: per quest’ultimo era stato condannato in abbreviato a 2 anni e otto mesi di reclusione. Il 5 luglio del 2021, per il reato di violenza sessuale e lesioni, era stata disposta nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, poi sostituita a settembre dello stesso anno con la misura della libertà vigilata, a sua volta sostituita a marzo del 2022 con quella della Rems, mai eseguita.

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