I numeri parlano chiaro: ci sono sempre meno battesimi e sempre meno matrimoni religiosi nella diocesi di Milano. La fonte è una ricerca condotta dall’Università cattolica che ha anche previsto che nel 2040 non dovrebbe esserci nessun nuovo prete con meno di 30 anni. Da quello studio emerge con chiarezza anche quello che viene definito come il «decremento del popolo “formale” di Dio».
Matrimoni in chiesa, i numeri
Nella diocesi di Milano, infatti, nel corso di un paio di decenni il numero dei battesimi si è ridotto di quasi un terzo, passando da poco più di 35 mila nel 1995 a poco oltre i 10 mila nel 2022, con una tendenza decrescente molto marcata a partire dal 2005. Discoso simile per i matrimoni religiosi, che a Milano si riducono più che altrove (in Lombardia e in Italia): nel 2011 più del 50 per cento delle nozze metropolitane si celebravano in chiesa, nel 2020 meno del 30 per cento. Ma nel complesso è la pratica religiosa a essere meno diffusa.
Non solo matrimoni in chiesa in calo
Mentre prosegue la protesta degli studenti contro il caro affitti a Milano, a schierarsi dalla loro parte è arrivato anche l’arcivescovo cittadino, monsignor Mario Delpini, a margine della presentazione del progetto con cui l’ex caserma di polizia Garibaldi, in piazza Sant’Ambrogio, si trasformerà in un polo universitario della Cattolica.
Matrimoni in chiesa e affitti a Milano
«Penso che questa protesta riveli una situazione insostenibile. Non è da oggi che si rivela la sproporzione tra quella che è la richiesta degli studenti e l’offerta della città. Il tema dei “prezzi sproporzionati vale per gli studenti, per i malati che vengono a curarsi a Milano, per i loro parenti, per chi lavora ed è dunque grave e complesso».