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10. 05. 2024 03:09

Teatro Elfo Puccini, una storia lunga mezzo secolo: al via le celebrazioni

Il teatro festeggia i suoi cinquant’anni con palinsesto di spettacoli che culminerà domenica

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Mezzo secolo di arte e spettacolo. Il Teatro dell’Elfo festeggia i suoi primi cinque decadi di teatralità nella comunità milanese. Il compleanno dell’Elfo arriva con il collettivo di artisti che fondò il gruppo e che tutt’ora è vivo e guida il teatro: il gruppo ha saputo costruire nel tempo un teatro eccezionale, con attori e regia che sanno trasmettere il sapere alle nuove generazioni. Unicum nel suo genere in Italia, il Teatro dell’Elfo garantisce una continuità di sperimentazione scenica e di innovazione gestionale.

Il Teatro dell’Elfo festeggia fino a domenica i suoi primi 50 anni di teatralità con un nuovo palinsesto di spettacoli

Mezzo secolo che, per il Teatro dell’Elfo, rappresenta un grande patrimonio di esperienza, lavoro e di crescita. Senza dimenticare gli errori che, come nella vita, hanno portato poi a innumerevoli traguardi. Per festeggiare le nozze d’oro, il palinsesto della compagnia intreccia vari settori: dagli spettacoli ai podcast, dai libri alle mostre fino ad arrivare a una ventiquattr’ore di poesia in programma il 19 febbraio. A questi si aggiunge anche “Ricordare il futuro”, il nuovo cuore pulsante del collettivo. Un progetto ideato insieme alla Fondazione Milano Scuole Civiche per investire sui giovani e guardare in avanti senza dimenticare il passato.

Saranno tanti gli appuntamenti durante l’anno: si ricordano tutti i grandi successi dell’Elfo con la tragedia de Re Lear, la nuova produzione della stagione 2023/24 che ci parla dei pericoli di una vecchiaia che non vuole rassegnarsi alla vita. «Sono passati cinquant’anni – spiegano i due direttori Elio De Capitani e Ferdinando Bruni – da quando nel marzo del ’73 abbiamo portato il nostro primo spettacolo. Questa è una ricorrenza che inevitabilmente ci porta a fare dei bilanci, guardando il futuro. Da qui nasce l’idea del nuovo progetto, “Ricordare il futuro”. Vogliamo favorire i nuovi attori, registi, drammaturghi, videomaker e traduttori».

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