Ci sono sempre meno milanesi che vogliono vivere nel centro storico. Il motivo non sono solo i prezzi alti (anzi, altissimi) nella cerchia centrale di Milano, ma soprattutto la qualità della vita sociale, elemento che i milanesi hanno riscoperto dopo il periodo buio dettato dalla pandemia. Una (sorprendente) ricerca conferma questa tendenza.
Un milanese su tre si sposterà verso quartieri periferici: l’analisi
La motivazione non è solo nel prezzo (67%), anche se rimane il primo criterio evidenziato dal campione rappresentativo dei residenti a Milano tra i 16 e i 74 anni. Per la scelta della futura casa diventano sempre più importanti la metratura (41%) e la luminosità (39%), nonché l’incapacità del centro storico della città di “vivere” anche oltre l’orario lavorativo, soprattutto durante la settimana lavorativa. In sintesi, secondo una ricerca Unipol elaborata da Ipsos, un terzo dei milanesi nei prossimi due anni vuole cambiare casa, e chi abita dentro la prima cerchia si sposterà verso quartieri periferici ben serviti dai mezzi pubblici (73%). Quanti lettori di Mi-Tomorrow si ritrovano in queste parole? Parliamone nei commenti, lasciateci il vostro pensiero sulle nostre pagine Instagram, Facebook e Twitter.
I quartieri che maggiormente attraggono i milanesi sono Dergano, Nolo, Isola e Città Studi (43%), o addirittura nell’hinterland ben collegato (30%). Un tempo si diceva che solo una determinata categoria di persone preferivano vivere nella “zona ZTL” della città: ora, a pandemia praticamente archiviata, la sensazione si è generalizzata e il centro città si svuota. Inevitabile, visti i prezzi degli immobili, ma soprattutto quella ricerca di vita sociale attiva che spesso fa rima con ricerca della felicità.