Grandi novità per l’area verde ex Porto di Mare. Prosegue infatti il percorso di riqualificazione e valorizzazione del Boschetto di Rogoredo, l’area urbana di oltre 650mila mq parte del Parco Agricolo Sud Milano che in questi anni è stata sottratta al degrado e all’incuria ed è rinata nel segno del verde e dell’uso pubblico e fruibile. Sono state approvate oggi dalla Giunta le linee di indirizzo per la concessione in uso dell’area di proprietà comunale denominata “area verde ex Porto di Mare” compresa, tra la vie Sant’Arialdo e San Dionigi.
Porto di Mare, dichiarazioni
“Un’area degradata, luogo di spaccio e di illegalità oggi è un parco amato dalla città e molto frequentato dai milanesi. In sei anni abbiamo assistito a una trasformazione straordinaria grazie all’impegno della comunità: amministrazione, forze dell’ordine, cittadini, Italia Nostra, Legambiente, comitati di quartiere hanno realizzato un progetto modello” Così l’assessore all’Ambiente e Verde Elena Grandi che prosegue: ”Su questa area, che è passata in carico dalla rigenerazione urbana al verde, e che rappresenta un importante anello di congiunzione tra il parco sud, la Vettabbia, le cascine, Chiaravalle, vogliamo continuare a lavorare per farne sempre più un luogo dei milanesi, di valorizzazione della biodiversità, del verde, delle connessioni ecologiche e dell’integrazione sociale”.
Porto di Mare, la concessione
La concessione, che avrà una durata di 7 anni (2023-2029), si pone in linea con la necessità di dare continuità all’azione e al percorso intrapreso, negli ultimi cinque anni dall’attuale gestore “Italia Nostra”, e non perdere i positivi risultati raggiunti in termini di riqualificazione, pulizia, cura, tutela e manutenzione del patrimonio naturale presente nell’area sia sotto il profilo botanico che faunistico. Un percorso che ha affiancato alla creazione di percorsi ciclo pedonali, aree per il ciclocross, un ricco programma di eventi, manifestazioni, visite guidate e occasioni di fruizione da parte della cittadinanza per trasformare un’area degradata in nuovo spazio di verde urbano vivo e attrattivo.
Porto di Mare, l’area
L’area che verrà data in concessione, dall’ampio potenziale naturalistico, si compone di due parti: la cosiddetta “ex discarica” che deriva dal riempimento con rifiuti solidi urbani degli scavi del nuovo porto di Milano, la cui costruzione è iniziata alla fine degli anni ’20, e dal “pratone”, un’ampia superficie pianeggiante che a seguito della risalita della falda acquifera ha assunto le caratteristiche di un’area umida di particolare interesse ambientale e faunistico.