Non c’è dialogo tra Regione Lombardia e il Comune di Milano e così da domani, lunedì 3 ottobre, Area B e Area C entreranno in vigore con tutti i divieti che ne conseguono. Nulla da fare, dunque, per quanto concerne un possibile rinvio di tale decisione: il Comune di Milano ha fatto la sua scelta e ora la mette in atto. E, oltretutto, ha deciso di non dialogare con il governatore Attilio Fontana, che sui social ha denunciato l’accaduto.
Area B e Area C, il Comune di Milano dice no alle prove di dialogo di Regione Lombardia
Ecco quanto dichiarato dal Governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Domani scattano i divieti per l’accesso nell’Area B di Milano. – le sue parole – Diciamo subito, a scanso di equivoci, che Regione Lombardia non c’entra assolutamente niente con questa decisione, che non condividiamo soprattutto nei tempi e nei modi. Decine di migliaia di macchine e furgoni non potranno più accedere in città per una decisione presa esclusivamente dall’Amministrazione comunale di centrosinistra. Abbiamo cercato di dialogare con il Comune di Milano almeno per rinviare una scelta che in questo periodo di grave crisi economica renderà ancor più difficile la vita dei cittadini. Ma, incomprensibilmente, non c’è stato nulla da fare».
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Il malumore dei cittadini
E il malumore serpeggia tra i cittadini: «L’hanno votato loro o sbaglio?» Dice un utente, con chiaro riferimento al Sindaco Sala. E un altro precisa: «Io sarei contentissimo di tutto questo, se solo la Lombardia avesse un trasporto pubblico locale decente. Cosa che non ha. Forse c’entra anche la regione?». Giustamente c’è chi fa presente che «Però sta cosa si sapeva dal 2018… perché protestare adesso e non prima?…forse si poteva fare qualcosa»