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26. 04. 2024 09:23

Riscaldamento, nuovi limiti e orari per tagliare i consumi: ecco il piano a Milano

Il decreto rimodula i tempi di accensione degli impianti nelle città che rientrano nelle sei fasce climatiche in cui è suddivisa l'Italia in funzione del clima medio

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Quindici giorni in meno, riduzione di un grado e di un’ora al giorno per il riscaldamento quest’anno, con lo slittamento di otto giorni della messa in funzione dei termosifoni e anticipo di sette giorni per lo spegnimento. Lo ha deciso con decreto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’ambito del piano di risparmio energetico.

Riscaldamento, regole a Milano

Il decreto rimodula i tempi di accensione degli impianti nelle città che rientrano nelle sei fasce climatiche in cui è suddivisa l’Italia in funzione del clima medio del comune. Milano fa parte della Zona E: gli impianti di riscaldamento entreranno in funzione dal 22 ottobre e fino al prossimo 7 aprile per 13 ore al giorno.

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Tutte le fasce italiane

Zona A (che include Lampedusa, Porto Empedocle) dall’8 dicembre al 7 marzo per 5 ore giornaliere; Zona B (Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani) dall’8 dicembre al 23 marzo per 7 ore giornaliere; Zona C (Napoli, Imperia, Taranto, Cagliari) dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore al giorno; Zona D (Firenze, Foggia, Roma, Ancona, Oristano) dall’8 novembre al 7 aprile per 11 ore al giorno; Zona E (Aosta, Torino, Milano, Bologna, l’Aquila) dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno; Zona F (Belluno, Cuneo) nessuna limitazione.

Il risparmio previsto

Le tre misure messe in atto, secondo la stima dell’Enea, dovrebbero portare a un risparmio di 2,7 miliardi di metri cubi di gas. Per quanto riguarda la temperatura del riscaldamento, dai 18 gradi per le attività industriali e artigianali il termostato scende a 17 mentre per altri ambienti si passa da 20 a 19 gradi.

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