La giornata di domani rischierà di andare in archivio come una delle più “tese” degli ultimi tempi a Milano: la manifestazione con comizio finale in piazza Duomo di Matteo Salvini, in città insieme a diciotto leader sovranisti europei (tra i quali l’ungherese Orban e la francese Marie Le Pen), ha messo in moto un movimento di protesta che promette dure contestazioni.
Tutto è cominciato nei giorni scorsi con le cosiddette “balconiadi”, striscioni già pronti ed esposti per accogliere il vicepremier con l’hashtag #SalviniTogliAncheQuesti. Luca Paladini, portavoce del movimento “I Sentinelli di Milano”, su Facebook ha lanciato la proposta per un’accoglienza particolare al vicepremier: «Vuole essere una protesta anarchica, nel senso che non c’è una regia unica e una unica scritta sui lenzuoli che speriamo molti milanesi vorranno appendere fuori dalle finestre, come gesto di protesta non violenta ».
A ruota è arrivato anche Insieme Senza Muri, cartello antirazzista che ha organizzato la “marcia dei 100mila” il 20 maggio 2017 e People il 2 marzo scorso. Di ora in ora in ora le adesioni alla protesta pacifica sono aumentate e continueranno ad incrementare.
Ci sarà anche il Gran Galà del futuro, evento promosso da Non Una di Meno e da Milano antirazzista meticcia e solidale, che hanno convocato un grande happening alle 15.00 di domani in piazza del Cannone, al Parco Sempione, per dare poi vita ad un corteo che circonderà piazza Duomo dove alle 16.00 ci sarà il comizio di Salvini.
«Sarà una protesta rumorosa, allegra, colorata, ma pacifica», assicurano gli organizzatori dell’evento condiviso da cittadini comuni, reti studentesche e gruppi spontanei. Anche le associazioni dei partigiani e deportati Anpi e Aned si faranno sentire con un convegno a Palazzo Marino, a partire dalle 15.00, dal titolo “Per un’Italia e un’Europa pienamente antifasciste”.
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