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13. 05. 2024 07:08

Sgomberato l’ex cinema Splendor: polizia al lavoro contro i ragazzi in tenda

Protestavano contro il caro affitti, cos'è successo

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È attualmente in corso l’operazione di sgombero del vecchio edificio del cinema Splendor, che sabato scorso è stato occupato da attivisti del gruppo Tende in piazza. Questo movimento, noto per aver avviato una protesta contro l’aumento dei prezzi degli affitti, si è stabilito in piazza Leonardo da Vinci lo scorso maggio. Sette veicoli della polizia sono stati inviati a viale Gran Sasso (zona Città Studi) al fine di liberare lo spazio, all’interno del quale si stima che si trovino circa quindici studenti. 

Ilaria Lamera, ragazza in tenda contro il caro affitti
Ilaria Lamera, ragazza in tenda contro il caro affitti

Sgombero all’ex cinema Splendor

L’ex cinema, che da anni era chiuso, era stato occupato dai giovani con l’obiettivo di dimostrare concretamente che «nelle città ci sono spazi inutilizzati, ma manca la volontà politica di recuperarli e le risorse governative per riqualificarli». Gli studenti intendevano restituire l’edificio alla comunità, trasformandolo in un’aula studio, una sala per proiezioni, uno sportello per affitti e spazi aperti alla collettività. 

Le attività ospitate all’ex cinema Splendor 

Durante il fine settimana, l’ex Splendor ha ospitato l’assemblea nazionale di Tende in piazza, alla quale hanno partecipato circa un centinaio di ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia. L’operazione di sgombero è stata ordinata dal questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ed è stata avviata all’alba di oggi, martedì 19 settembre 2023. Non si sono verificati momenti di tensione e l’operazione sta procedendo regolarmente. Alle operazioni partecipano i reparti mobili della questura, i carabinieri e la polizia locale. I locali inutilizzati di viale Gran Sasso sono di proprietà privata e abbandonati da anni. La protesta degli universitari ha come obiettivo principale il Governo, richiedendo una regolamentazione dei canoni di affitto e la creazione di maggiori strutture residenziali per gli studenti, affinché vivere nelle grandi città non sia più considerato un lusso inaccessibile. Tuttavia, denunciano che finora le promesse fatte non sono state mantenute. Le rivendicazioni si estendono anche al Comune di Milano, il quale ha convocato un tavolo di confronto in seguito alle discussioni estive sulle nuove tariffe concordate. Simbolo della protesta, il secondo presidio con le tende da campeggio rimane ancora di fronte al Politecnico di Milano, centro nevralgico della mobilitazione iniziata lo scorso 2 maggio da un gruppo di studenti universitari.

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