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03. 05. 2024 23:59

Il Tar annulla obbligo dei “sensori dell’angolo cieco” a Milano. L’assessora Censi : «Il Governo intervenga»

Il Comune non ha le competenze per normare in materia

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Sono stati “integralmente annullati” dal Tar gli atti del Comune di Milano che prevedevano il divieto di accesso nelle zone di area B e C di bus e camion sprovvisti dei sensori dell’angolo cieco. Obbligo entrato in vigore lo scorso primo ottobre e deciso da Palazzo Marino dopo una serie di incidenti mortali.

Incidente mortale a Milano, Ciclista investita
Incidente mortale a Milano

Su ordine pubblico e sicurezza ha competenze lo Stato

Secondo il Tar della Lombardia, a cui si sono rivolti con due differenti ricorsi poi riuniti aziende di trasporto e Assotir, il Comune non ha le competenze per normare in materia di circolazione stradale per quanto riguarda ordine pubblico e sicurezza su cui ha competenze esclusive lo Stato. Una decisione che non dice no ai sensori angolo cieco, ma solo che a decidere sul delicato tema deve essere lo Stato che detiene le giuste competenze.

Il Tar annulla l’obbligo dei sensori per i mezzi pensanti per “incompetenza del Comune”

Il Tar sottolinea che «il codice della strada ha accentrato presso gli organi centrali, con scelta esente da profili di manifesta incongruità, l’omologazione e l’approvazione sia dei dispositivi di controllo e regolazione del traffico» sia «dei dispositivi ulteriore di marcia». Le Regioni possono intervenire su temi che riguardano la tutela della salute, i comuni possono «istituire aree a traffico limitato nei centri abitati (Aree B e C di Milano nel caso di specie) per esigenze di prevenzione degli inquinamenti e di tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale», si legge nella sentenza.

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E in questo caso «è palese che un dispositivo volto a scongiurare incidenti in danno di pedoni e ciclisti risponda ad un’esigenza di ordine pubblico e sicurezza, del tutto estranea a componenti incidenti sull’ambiente e i beni culturali ma invece funzionale alla tutela dell’incolumità personale per prevenire una serie di reati come l’omicidio colposo e le lesioni colpose».

Assessora Censi su decisione Tar: «Ci appelleremo al Consiglio di Stato. Il Governo deve intervenire»

Sul tema, l’assessora alla Mobilità Arianna Censi lancia un appello al Governo perché introduca il divieto in tutte le città. «Siamo orientati a proporre appello al Consiglio di Stato, perché riteniamo questa misura essenziale per proteggere i ciclisti e pedoni e dare più sicurezza a coloro che utilizzano in maniera sempre più frequente le due ruote o si muovono a piedi. Penso al di là di ciò, che non sia più rimandabile un intervento da parte del Governo, in modo da introdurre questa misura in tutte le città per tutelare chi percorre le strade in bicicletta e a piedi».

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