Il Teatro alla Scala di Milano si trasferisce in periferia, più precisamente sposta i suoi laboratori alla ‘Magnifica Fabbrica’ in zona Rubattino. Qui, in un edificio in legno e vetro che fu già della Innocenti, ci saranno sale prove, sartorie, mostre, depositi e molto altro.
Teatro alla Scala, nuovi laboratori in zona Rubattino
Nuovo spazio, dunque, nella fabbrica oggi abbandonata dell’estrema periferia est della città, per un costo di realizzazione totale da 120 milioni di euro circa. Il progetto vincitore è quello proposto da gruppo di giovani architetti spagnoli guidati da Pablo Oriol Salgado, che hanno immaginato il tutto come un’enorme costruzione di acciaio e legno per 66mila metri quadrati di superficie. Accanto a questa zona sorgerà lo Spazio dei sogni, quattromila metri flessibili per ospitare mostre, laboratori, corsi ed eventi. E poi, all’interno, sopraelevato di otto metri, l’Anello, percorso pubblico per i visitatori. E ancora il Parco della Lambretta, oasi verde con canali, frutteti, filari, e i Giardini dell’acqua, riserva naturale per le zanzare.

I tempi di realizzazione del progetto
Il progetto partirà nel 2024 e dovrebbe concludersi, secondo la tabella di marcia presentata, nel giro di due anni: «Ci cambierà la vita. È un progetto unico» le parole del sovrintendente della Scala, Dominique Meyer. Per Pablo Luis Oriol Salgado, «Milano è storicamente segnata da grandi forme di edifici pubblici e privati e con questo intervento a Rubattino fa un nuovo passo in questa direzione». Si tratta del progetto firmato dal gruppo italo-spagnolo con a capo il progettista Massimo Giuliani che riunirà in una singola area le funzioni ora dislocate in parti diverse della città.
