San Martino, tra festa e vino

San Martino
San Martino

Si celebra domenica 11 novembre, l’Estate di San Martino che rappresenta una specie di capodanno rurale caratterizzato dalla conclusione della vendemmia, assaggi di vino novello e castagnate, mentre i campi sono a riposo. Un’occasione di festa per il mondo contadino e che il Movimento Turismo del Vino, il portale dell’enoturismo, celebra con l’iniziativa Cantine Aperte a San Martino che si terrà domani e domenica per ricordare una tappa fondamentale del calendario produttivo.

La kermesse segue le tante iniziative come Cantine Aperte a maggio, Calici di Stelle ad agosto nella notte di San Lorenzo, Cantine Aperte in Vendemmia che segue i cicli della raccolta a settembre e ottobre, diversi a seconda delle zone e delle regioni e infine Cantine Aperte a Natale.

CALICI E CASTAGNE • I vignaioli che aderiscono all’iniziativa, dalla Franciacorta fino alla Valtellina passando per l’Oltrepò, si preparano ad accogliere gli ospiti con visite in cantina (sempre meglio prenotare), degustazioni di sapori locali accostati ad assaggi di vino, pranzi con il vignaiolo e numerose altre attività fino al calare del sole. Alcune aziende offriranno lezioni di potatura, passeggiate nei vigneti, corsi di cucina per bambini, musica, mostre d’arte, dove grandi protagonisti saranno i vini invecchiati e, tipici del periodo, i vini novelli e i vini nuovi, rigorosamente da abbinare alle castagne abbrustolite. Info e calendario degli eventi in cantina su movimentoturismovino.it.

«Regolamentiamo l’enoturismo»
Ortani (Movimento Turismo del Vino): «Le cantine sono mete»

«Le cantine sono luoghi turistici a tutti gli effetti», racconta a Mi-Tomorrow Lucilla Ortani, responsabile della delegazione lombarda del Movimento Turismo del Vino.

Chi partecipa alle vostre iniziative?
«Abbiamo appena concluso Cantine aperte in vendemmia un’iniziativa che ha superato le diecimila presenze. L’evento ha richiamato, soprattutto, famiglie con bambini che hanno avuto la possibilità di passare giornate all’aria aperta, intrattenuti da tante iniziative didattiche. Un pubblico diverso da Cantine Aperte di maggio che vede protagoniste soprattutto giovani coppie che visitano in giornata più aziende».

Quali sono i momenti più graditi?
«Sicuramente la pigiatura con i piedi o con le pigiatrici manuali sono le esperienze che destano più interesse, sia per i grandi che per i più piccoli».

Con la Legge di Bilancio 2018, il turismo del vino è entrato per la prima volta nel panorama legislativo italiano. Cosa ne pensa?
«Abbiamo portato avanti questa richiesta. Le cantine sono luoghi turistici a tutti gli effetti ed è corretto che venga staccato un ticket per visita e degustazione».

Da esperta, qual è il suo vino del cuore?
«Citerei un vino per ogni cantina del Movimento ma so che non è possibile… Dovendo scegliere, direi la Verdea che identifica la Collina di Milano e i grandi rossi come il Nebbiolo e lo Sforzato di Valtellina ed, essendo nata a Pavia, aggiungo anche la Bonarda dell’Oltrepò».