@simo_mass «La mia passione per la fotografia e i tramonti milanesi»

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Una passione sfrenata per i tramonti. Soprattutto quelli milanesi. Quando abbiamo contattato Simone (@simo_mass) per l’intervista si è timidamente stupito: «Il mio profilo Instagram ha poco più di 2K follower: non sono un grande influencer…». Eppure, ci hanno colpito le tante immagini del Duomo avvolte nell’aura arancione di albe e tramonti avvolti in nuvole nere apocalittiche: non da meno, la ricerca di riflessi che duplicano palazzi e monumenti nelle pozzanghere, appena passata la pioggia. Un modo personale per raccontare la città che Simone, come centinaia di migliaia di persone, vive da pendolare ma che non rinuncia a cercare a fondo l’anima più nascosta.

Chi è simo_mass?
«Sono Simone ho 33 anni, sono nato e vivo Busto Arsizio, anche se ho vissuto per moltissimi anni in Piemonte nel meraviglioso Monferrato: ora lavoro da tre anni in un ufficio di commercialisti a Milano. Ho la passione per la fotografia da sempre, ma solo ultimamente ho incominciato a desiderare di farla diventare qualcosa di più di un hobby…».

Come ti stai muovendo in questo senso?
«In realtà, nulla di concreto, solo alcune proposte per delle sessioni di scatto. È un desiderio, un’esigenza… Sarebbe un modo per mettermi alla prova con una nuova avventura».

Raccontaci i tuoi esordi: qual è stata la tua prima fotografia?
«Mio padre era abbonato al National Geographic e quando ero piccolo sfogliavo quelle pagine patinate, piene di foto spettacolari e luoghi lontani. Da lì ho iniziato ad avvicinarmi alla fotografia. Non ricordo esattamente qual è stata la mia prima fotografia… Credo però con tutta probabilità un tramonto».

Cos’è per te la fotografia?
«L’unico modo per esprimere la mia creatività. Ed in senso più assoluto la fotografia deve raccontare qualcosa, deve trasmettere a chi l’osserva un’emozione, una sensazione, un ricordo. Insomma, non deve lasciare indifferenti».

Che tipo di fotografia ti interessa?
«In questo momento mi sto concentrando sulla street ma ho sempre desiderato cimentarmi nei ritratti. Mi ispirerei in modo assoluto al maestro Steve McCurry».

Sul tuo profilo c’è scritto “No photoshop”: non usi nemmeno filtri?
«Uso solo Lightroom per sviluppare la foto, sistemare le luci e l’esposizione, fino ad ottenere lo scatto desiderato. Il “no photoshop” sta solo a specificare che non faccio fotomontaggi. I riflessi di tutte le mie foto sono al 100% reali».

Quali sono gli elementi che rendono una foto efficace su Instagram?
«Deve essere originale e insolita. Deve suscitare la domanda “Come è stata scattata?”».

Qual è il modo migliore per utilizzare le stories di Instagram?
«Questo è sicuramente il mio punto debole, non credo di essere molto esperto: mi limito a sponsorizzare gli ultimi post o gli eventuali repost. Sicuramente, se usate bene sono un plus».

Cosa ti piacerebbe fotografare e non hai ancora immortalato?
«Troppe cose! C’è un mondo da fotografare, dall’aurora boreale al Giappone tradizionale, passando per le città d’arte italiane ed europee».

Che cosa ti piace di Milano?
«La sua dinamicità e la continua metamorfosi. Milano ha un’infinità di anime: da quella super moderna e proiettata al futuro del progetto Porta Nuova a quella romantica ed un po’ nostalgica dei Navigli, senza dimenticare il lato culturale e storico».

Cosa preferisci fotografare della città?
«La sua quotidianità, i dettagli nascosti, la magnificenza di un’alba o un tramonto. Elementi naturali che, però, fanno da sfondo alla vita delle persone che la popolano».

C’è un luogo di Milano che hai fotografato ma il risultato non ti ha soddisfatto, perché non sei riuscito a coglierne l’essenza?
«Più di uno, ma in primis Sant’Ambrogio: non ho mai trovato la composizione o la luce giusta. Anche il Duomo: per ora mi sono limitato a fotografare solo la sua evidente bellezza usandolo come sfondo ma manca qualcosa. Mi piacerebbe rendere visibile cosa rappresenta davvero per la città di Milano».

Qualche consiglio per fare foto belle come le tue?
«Anch’io ho ancora tanto da imparare. Però mi sento di dire: siate originali, sperimentate con la composizione e la tecnica e, soprattutto, fotografate quello che vi emoziona».

Progetti per il futuro fotografico?
«Per ora un acquisto per migliorare la qualità delle immagini. Ora scatto con una piccola GoPro e ho in programma di comprarne una più avanzata e fare più sul serio. Poi vedremo. Sono curioso di scoprirlo anch’io».

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