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03. 05. 2024 22:50

25 aprile, un piccolo appello

L'attualità, negli ultimi anni, ha spesso guastato la Festa di Liberazione

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Si avvicina il 25 aprile. Per Milano si tratta di un vero e proprio “Natale laico”, è il giorno civico per eccellenza. In quella data nel 1945 infatti è nata la città di oggi, o forse meglio rinata dopo un ventennio di oscurantismo. Qui nacque il fascismo, qui ci furono le prime avvisaglie della violenza squadrista (con la sede dell’Avanti! data alle fiamme, con gli assalti al funerale di Anna Kuliscioff e via andare).

Qui al tempo stesso si vissero le pagine più gloriose della resistenza: gli scioperi a Sesto San Giovanni e all’Alfa Romeo, la lotta partigiana che vide coinvolti socialisti, comunisti, cattolici, liberali. Dovrebbe essere la giornata dell’unità cittadina.

25 aprile, cosa è accaduto negli ultimi anni

Eppure negli ultimi anni l’attualità ha spesso “guastato” la festa, con contestazioni, prese di posizioni, differenziazioni di diversi soggetti. La guerra in Ucraina e la crisi in Medioriente saranno ancora quest’anno motivo di tensioni e divisioni? Purtroppo è più che un timore.

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Sarebbe invece così bello festeggiare la Liberazione, la riconquista della libertà e la rifondazione di Milano basata sul rispetto reciproco nonostante le orgogliose e necessarie differenze. Dimostrare, insomma, che ogni posizione politica (tranne quella fascista) ha diritto di esprimersi.

Perché Milano, quel giorno di aprile, fu il simbolo di un Paese che scelse la democrazia, la libertà, la solidarietà rifiutando convintamente dittature, regimi autoritari e le loro nauseanti propagande.

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