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29. 03. 2024 07:29

Anche i geni sbagliano: quando Leonardo studiò il cervello umano

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Di Leonardo si è detto di tutto. A volte anche troppo. Ma qualche dubbio rimane ancora. Leonardo era figlio illegittimo di Piero da Vinci e di Caterina: c’è chi sostiene che quest’ultima potesse essere di origine orientale. Il suo nome, infatti, era spesso riservato alle schiave convertite al cattolicesimo. Se a questo aggiungiamo che le impronte di Leonardo trovate sul dipinto San Gerolamo mostrano segni tipici arabi, il dubbio non può che alimentarsi.

Leonardo era un uomo davvero particolare: sappiamo che spese sei soldi per farsi predire il futuro (lo ha annotato lui stesso su quello che oggi chiamiamo Codice Atlantico), ma non esitò un attimo a scrivere che la chiromanzia era tutto fuorché efficace. E lo dimostrò, come sua abitudine, confrontando i palmi dei cadaveri e verificando che le linee della vita non si somigliavano.

Leonardo non amava solo le cose belle: spesso attirato dalle deformità, fui tra i primi a creare il genere della caricatura. Esistono diversi suoi schizzi in cui si diverte a disegnare teste maschili in modo assolutamente grottesco. Fu il primo ad intuire che i cerchi negli alberi corrispondevano alla loro età e intuì che quelli che venivano chiamati all’epoca i “nichi”, ovvero i fossili, non erano qualcosa di sopravvissuto al diluvio universale, ma resti animali e vegetali pietrificati, riemersi dalla terra grazie al movimento tellurico.

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Leonardo ha sempre avuto ragione? No, certo. Un esempio? Nei suoi meravigliosi ed accuratissimi studi di anatomia, disegnò il cervello umano spiegando che questo aveva tre ventricoli. Nessuno è perfetto, insomma…


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