Autonomia regionale, la solita tensione Milano-Roma

autonomia regionale
autonomia regionale

Tensione sull’asse Milano-Roma. Ancora una volta è l’autonomia regionale, richiesta e votata dai lombardi nel referendum di oltre due anni fa, a scaldare gli animi. «Io penso che in fondo non la vogliano fare – ha attaccato il governatore Attilio Fontana -. Noi chiediamo di svolgere in prima persona una serie di attività che oggi svolge lo Stato, e chiediamo allo Stato che ci dia i soldi che oggi si prende lui per quelle funzioni».

 

A stretto giro la replica del ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia: «Non stiamo perdendo tempo, non ho mai buttato la palla in tribuna, mi è sempre piaciuto giocare in attacco». Poi le parole del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano: «Tutti decantiamo Milano, ma non è la prima volta nella storia d’Italia che è un riferimento nazionale. A differenza di un tempo, però, oggi questa città attrae ma non restituisce quasi più nulla di quello che attrae. Intorno ad essa si è scavato un fossato: la sua centralità, importanza, modernità e la sua capacità di essere protagonista delle relazioni e interconnessioni internazionali non restituisce quasi niente all’Italia».

A lui è arrivata la replica del sindaco, Giuseppe Sala: «Milano restituisce nella misura in cui ci viene chiesto e nella misura in cui veniamo messi in condizione di farlo. Per esempio, le ex municipalizzate milanesi sono un esempio di buona gestione. Vogliamo trovare una formula per cui allargano il loro raggio di azione anche altrove? Parliamone». Tutto bene, insomma. Con chi siete più d’accordo?


www.mitomorrow.it