Brusche frenate: quanto sono sicuri i nostri mezzi?

brusche frenate
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L’ultimo episodio è stato l’incidente di sabato mattina con dodici feriti e sei contusi nello scontro tra un filobus e un mezzo Amsa. E’ stato solo il culmine di un anno tormentato per quanto riguarda la sicurezza dei trasporti pubblici. Un 2019 che, in particolare, andrà in archivio con le ormai note “brusche frenate” sulle linee della metropolitana.

 

Anche qui basta pensare a quanto avvenuto venerdì scorso, quando in San Babila, sette passeggeri della linea M1, la “rossa”, sono stati portati in pronto soccorso per accertamenti e il sistema si è fermato nell’ora di punta serale. Sul banco degli imputati, secondo la Procura di Milano, ci sono presunte anomalie nel sistema esterno di sicurezza che regola le frenate di emergenza. Era stata la stessa Atm, la scorsa primavera, a segnalare ai magistrati altri episodi di improvvise decelerazioni dei convogli.

Il Comune non sta con le mani in mano. L’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, parlando di «quadro in miglioramento, ha spiegato che «dovrebbe arrivare un ok ministeriale alla modifica del sistema che dovrebbe aiutare a diminuire il fenomeno». Già nei mesi scorsi l’Azienda dei Trasporti Milanesi aveva garantito sulla sicurezza della rete: «Il sistema individua un potenziale rischio per i passeggeri e interviene: in alcune situazioni fermando il treno». Ma perché si attiva?

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