Il diritto alla festa di compleanno

festa di compleanno
festa di compleanno

La crisi economica del 2008 ha avuto forti contraccolpi sociali. Anche a Milano, che pure ha resistito nel suo complesso meglio di altre realtà, la povertà è uno dei temi a cui far fronte. E sappiamo come siano i bambini i primi a farne le spese, con numeri che sono decisamente preoccupanti. Le famiglie in difficoltà, che faticano ad arrivare alla fine del mese, sono costrette a tagliare molto sul fronte delle spese. Tra le voci di taglio figura spesso e volentieri la festa di compleanno dei propri figli.

 

Festeggiare il proprio giorno di nascita dovrebbe essere un diritto per bambine e bambini. C’è chi, su questo fronte, si è rimboccato le maniche e si è messo al lavoro ormai da 5 anni. Riadattando una tradizione napoletana (quella del caffè sospeso, pagato per consentire a chi non ha soldi di berlo), ecco l’idea del compleanno sospeso. Un’iniziativa lanciata da Energie Sociali Jesurum che ha trovato la collaborazione del Comune, di Coop Lombardia e Fondazione Cariplo.

In questo modo si riescono a organizzare feste di compleanno, con torta, animazione e regalo per circa 150 bambini. Anche i privati possono contribuire: festeggiando il compleanno del proprio figlio alla Casa dei Diritti, si contribuisce a pagare anche la festa per un altro bambino che non ne ha la possibilità economica, esattamente con lo stesso principio del caffè sospeso.

Sembreranno gesti minimi, eppure il senso di esclusione deriva anche da queste piccole, grandi cose. Si batte la povertà con gesti macroeconomici, ma anche con forme diffuse di solidarietà, con l’attivismo delle istituzioni, delle associazioni, delle realtà economiche e dei singoli cittadini. Regalare momenti di festa, soprattutto ai più piccoli, è un segnale di fiducia, di speranza, di sguardo rivolto al futuro. D’altra parte, non siamo noi la città con il cuore in mano?


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