In Primavera si può fare

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Pedalare avanti e indietro per viale Monza per vedere lo spartitraffico riempito di papaveri rossi, uno degli esempi di possibile bellezza urbana in primavera. Andare in Darsena e magari sedersi sul muretto senza bisogno di fare niente, solo godendo di una giornata di sole e di una tranquillità insperata proprio nel centro del caos cittadino. Una passeggiata sulla Martesana poco prima del tramonto, con gli alberi in piena fioritura.

Un aperitivo all’aperto, con il colletto della camicia slacciata, uno sbagliato tipicamente milanese, un sorriso, due chiacchiere, senza pensare a quando si dovrà tornare a casa. Una cena in zona Navigli e poi due passi costeggiando i canali, con i locali, le luci e non più il freddo dell’inverno. Un pranzo all’aperto, che ormai a Milano sono sempre più numerosi i ristoranti con cortile o con dehors.

Una partita allo stadio senza il terrore di congelarsi mani, piedi e naso: basta una giacca leggera e sotto la maglia di Inter o Milan. Restare qualche ora sdraiati al Parco Sempione, o in Largo Marinai d’Italia, o fare una gita più bucolica al Bosco in Città e magari anche una bella grigliata urbana. Una serata in una delle tante cascine recuperate all’interno delle nostre mura.

Oppure il classico giro in centro tra shopping e la meraviglia per i fenicotteri, o per un cortile appena intravisto ma che lascia immaginare qualcosa di stupendo. Girare in bicicletta senza un traguardo, ma con il naso all’insù per ammirare la città, il suo passato e il suo futuro in costruzione. L’elenco potrebbe continuare, raccontando di piccole e grandi manifestazioni culturali, di appuntamenti da non perdere, di eventi consolidati e che tutti aspettiamo. Ma anche non facendo nulla, regalandosi un’ora o una mezza giornata di ozio, la primavera sprigiona bellezza anche a Milano. O, forse, soprattutto a Milano.


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