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19. 04. 2024 09:05

Medici di base, pronto soccorso e bimbi in trappola: diventerà mai un tema elettorale?

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In questi giorni è emerso all’attenzione generale un problema che in realtà in Lombardia e a Milano è piuttosto annoso, ovvero la mancanza di un numero sufficiente di medici di base. Per i più piccoli, questo si traduce nella mancanza di un numero adeguato di pediatri. Un tema che divampa soprattutto nei periodi in cui si manifestano le sindromi influenzali. Con genitori che chiamano il medico ma trovano occupato il telefono, con la difficoltà di essere ricevuti in studio o di avere una visita a domicilio.

Medici di base, pronto soccorso e bimbi in trappola

In passato abbiamo avuto esponenti politici che sono arrivati addirittura a teorizzare la fine dell’esigenza dei medici di base. Abbiamo visto invece quanto è importante avere un presidio sanitario il più possibile vicino a noi, alle famiglie, ai bambini. Visto che tra poco si voterà in Regione Lombardia, questo dovrebbe essere uno dei temi principali: assegnare un numero adeguato di medici di famiglia e di pediatri, andando a colmare le tante lacune presenti.

Non possiamo lamentarci della scarsa natalità se poi non vengono forniti i necessari ed essenziali servizi all’infanzia, per dire. E c’è anche un altro tema, che riguarda i genitori. Ovvero la fiducia necessaria nei confronti del medico. Se il pediatra ci spiega le caratteristiche della sindrome influenzale di quest’anno e ci indica come comportarci, dovremmo avere pazienza e non rivolgerci ad altri medici o strutture come (spesso) molti genitori fanno.

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Quindi bisogna domandarsi se la carenza organizzativa (con troppi pazienti per ogni dottore e conseguente impossibilità di reggere i picchi come quelli legati alle influenze stagionali) porti poi a una sfiducia nei confronti dei medici di base, o se forse siamo la generazione di padri e madri più apprensivi della storia (entrambe le affermazioni possono contenere un po’di verità).

Infine, avere un’adeguata rete di medicina di base potrebbe alleggerire il sistema dei pronto soccorso, presi d’assalto spesso proprio perché è difficile avere una risposta tempestiva. Chissà che si parli di questo e non di altro, in campagna elettorale.

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