Mi-Tomorrow, mille giorni di noi e di voi

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Una citazione piuttosto retrò, per un giornale che ha la missione di parlare del domani, ma questa volta è diverso, perché per celebrare il millesimo numero di Mi-Tomorrow non si può prescindere dal cammino di questi sei anni con Milano al centro.

Sei anni partiti sotto i migliori auspici anche se, in un Paese come il nostro, quando parli di editoria gratuita la denigrazione è già dietro l’angolo. Figuriamoci, poi, se decidi di distribuire un prodotto gratuito in una fascia oraria insolita come quella pomeridiana e, soprattutto, se il tuo obiettivo è quello di anticipare ciò che verrà.

Di parlarti giovedì di ciò che accadrà venerdì. Insomma grandi idee, grandi ambizioni, grande scetticismo. E così è stato: Mi-Tomorrow, per esplodere, ha avuto bisogno di anni, di esperienza (la nostra), di visibilità, di lavoro duro e costante.

Sfide. Certo, in questi anni Milano di spunti ne ha regalati su larga, larghissima scala: da Expo 2015 alla nascita della nuova Darsena, dal passaggio di consegne tra Pisapia e Sala alla finale di Champions League, dalla sconfitta di EMA alla speranza per Milano-Cortina.

Tante sfide, alcune vinte e alcune perse, come d’altronde è successo a noi: non siamo mai riusciti ad avere un’intervista esclusiva con il sindaco Pisapia, ci siamo riusciti per la prima volta in questo numero con Beppe Sala (e gli aneddoti non mancano), abbiamo avuto e abbiamo la possibilità di raccontare il nostro quotidiano in radio e in tv, ma non siamo rientrati negli ultimi premiati con l’Ambrogino d’Oro sebbene fossimo stati inseriti nella prima selezione.

Autocelebrazione esagerata, ma che ci “farete passare” in questo numero che raccoglie il lavoro di circa cinquanta maestranze tra chi il giornale lo pensa, lo scrive, lo grafica, lo pubblica, lo vende, lo stampa, lo distribuisce.

Oltre. Mille miracoli quotidiani che senza la rete, i social, il progredire costante delle tecnologie non sarebbero stati possibili. E pensare che sono già più di mille: nel conteggio complessivo, infatti, non rientrano i numeri speciali che, da esperimenti, sono diventati veri fiori all’occhiello della nostra produzione.

Abbiamo raccontato in questo modo il raduno di Mandello degli amanti di Moto Guzzi, il “nuovo” Palazzo Biandrà in mano a Banca Mediolanum, l’edizione più ricca di sempre di Orticola. E da ormai tre stagioni San Siro si colora di Mi-Tomorrow in occasione delle stracittadine tra Milan e Inter.

Nuovo arrivato è il formato pocket, inaugurato – con grande successo – nella settimana del Fuorisalone e che prossimamente verrà riproposto in scenari inediti. Insomma, tanto è stato fatto (e oggi ve lo raccontiamo), ma tanto altro c’è ancora da dire, da raccontare, da sognare insieme a voi e a chi ci sostiene. Già a partire da domani.


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