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06. 05. 2024 21:14

Milano-Cortina 2026: Niguarda diventa un ospedale Olimpico. Sarà accessibile a piedi o con piste ciclabili

Con meno di due anni alla cerimonia di apertura, i lavori di ammodernamento hanno preso il via

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Il grande progetto di ristrutturazione e sostenibilità dell’Ospedale Niguarda, che sarà anche conosciuto come l’ospedale olimpico per i Giochi Invernali Milano-Cortina 2026, è entrato in una fase cruciale. Con meno di due anni alla cerimonia di apertura, i lavori di ammodernamento hanno preso il via, tra cui alcuni già in corso e altri pronti a partire.

Panchina viola (Foto IG ospedale Niguarda)
Panchina viola (Foto IG ospedale Niguarda)

Niguarda, l’ospedale Olimpico: al via i lavori, una corsa contro il tempo

Il direttore generale del Niguarda, Alberto Zoli, ha recentemente presentato il piano di rinnovamento durante una riunione con medici e dirigenti della struttura, alla presenza dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso. Quest’ultimo ha effettuato un sopralluogo nell’area interessata dai lavori, segnalando l’inizio di un’era nuova per l’ospedale Olimpico.

Niguarda, l’ospedale Olimpico: un progetto ambizioso

Il piano dell’ospedale Olimpico include una doppia finalità: da un lato, la ristrutturazione di circa venti padiglioni, con particolare attenzione all’area dell’emergenza-urgenza e del pronto soccorso, che verrà ampliata. Dall’altro, la trasformazione del Niguarda in un ospedale a impatto zero sulle emissioni di Co2. L’interno dell’ospedale sarà accessibile a piedi, in bicicletta attraverso piste ciclabili dedicate, o mediante veicoli elettrici, con un’ampia disponibilità di navette elettriche e biciclette per il personale e i visitatori.

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Niguarda, l’ospedale Olimpico: l’ex padiglione Antonini Rossini al servizio degli atleti

Il padiglione 16, ex Antonini Rossini, che fu convertito durante la pandemia del Covid-19 per ospitare la terapia intensiva aggiuntiva, è stato scelto per diventare il reparto “olimpico”. Questo padiglione sarà destinato non solo agli atleti che necessitano di cure specializzate a seguito di infortuni gravi, ma anche per gestire eventuali emergenze durante i Giochi.

Ospedale Olimpico: collaborazioni e piani di sostenibilità

Il Niguarda fungerà da hub centrale in una rete di strutture sanitarie più piccole, le “spoke”, che includeranno ospedali in zone chiave come la Valtellina, area delle gare di sci. Inoltre, è in corso una stretta collaborazione con l’ospedale di Sondalo, per garantire una gestione fluida dell’assistenza sanitaria nella regione.

Quello che diventerà l’ospedale Olimpico ha anche siglato un accordo con il Politecnico per lo sviluppo di un piano di sostenibilità che comprende la creazione di aree parcheggio interrate per il personale sanitario e la revisione della viabilità interna, che sarà riservata a pedoni, biciclette e navette elettriche.

Finanziamenti e futuro: 20,7 milioni di euro per la ristrutturazione antisismica

I finanziamenti per questi interventi provengono in parte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale Complementare, con un contributo iniziale di 20,7 milioni di euro destinati alla ristrutturazione antisismica. Altri fondi saranno forniti da enti privati e dalla Regione, che ha già allocato risorse significative per supportare il progetto fino al 2024 e potrebbe aumentare l’investimento per assicurare la completa realizzazione del progetto. Niguarda è pronto a diventare un punto di riferimento non solo per la città di Milano ma per l’intera comunità olimpica, incarnando un modello di sostenibilità e innovazione nel settore sanitario.

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