Nei giorni scorsi su queste pagine avevamo sottolineato – parlando dei saldi estivi – come ci fossero pratiche alquanto obsolete e superate nei fatti. Ora arriva la notizia che il Comune di Milano chiederà in settimana alla Prefettura di rimuovere l’obbligo di apertura dei negozi in città alle 10.15, orario imposto lo scorso settembre con la riapertura delle scuole per evitare che si verificassero assembramenti nelle ore di punta.
Negozi, si torna ai classici orari
Al di là della totale inappropriatezza della misura in questa fase, con le scuole chiuse e il ritorno della capienza all’80% sui mezzi pubblici, la finalità è completamente in antitesi con i principi del libero commercio e della ritrovata libertà di circolazione delle persone in zona bianca.
Non solo. Il provvedimento, al di là di una prima sostanziale fase di applicazione, è stato disatteso più volte, lasciando alla fine cadere ogni tentativo di controllo e regolamentazione.
Nei prossimi giorni, l’assessore alle Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani, insieme all’assessore alla Mobilità, Marco Granelli incontreranno il Prefetto per togliere la limitazione oraria.
Alla misura – forse – si ripenserà a settembre nel caso i contagi dovessero nuovamente salire e a destare preoccupazione. Ma sull’orario ristretto anche la Lega era andata sulle barricate con tanto di interrogazione parlamentare. Lasciamo la gente libera di lavorare