Il Fuorisalone è il corollario che tutti aspettano. Ogni anno, durante questa settimana, si concentrano centinaia di piccoli e grandi eventi che catalizzano l’attenzione mediatica del design. Per questo, ormai, considerarlo soltanto appuntamento collaterale del Salone del Mobile è perfino riduttivo.
Due circuiti quasi indipendenti, una fiera da oltre mezzo secolo e un calendario pop dove chiunque, al contrario della Fashion Week, può mettere la sua firma. Forse non tutti sanno che il Salone nasce nel 1961 per promuovere le esportazioni italiane del settore dell’arredamento e, a seconda che l’anno sia pari o dispari, vanno in scena ad anni alterni Euroluce ed Eurocucine o il Salone del Bagno e del Complemento d’arredo. Fino agli anni Ottanta si è trattata di una manifestazione da “addetti ai lavori”.
Ma proprio all’inizio di quella decade nascono i primi eventi correlati in giro per la città, pensati dalle aziende per creare qualcosa di esterno alla fiera. Dalla metà degli Novanta esplode la realtà di via Tortona, prima vera zona ad essere riqualificata proprio grazie al Fuorisalone, in principio una sorta di laboratorio dimostrativo in vista di quello che sarebbe diventato negli ultimi due decenni.
Lambrate, in ordine di tempo, è l’ultimo quartiere rinato grazie alla primavera del mobile. E anche quest’anno la città promette grandi numeri fra visitatori attesi da tutto il mondo ed installazioni di ogni tipo. Va detto, alcune proprio da dimenticare. Ma che, nel bene o nel male, hanno fatto e faranno sempre parlare del Fuorisalone, vanto ed essenza vera della nostra città.
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