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26. 04. 2024 13:28

Il Municipio 8 conquista il FantaMunicipio 2022, Giulia Pelucchi: «L’Ovest merita la stessa attenzione dell’Est»

Pelucchi, Presidente del Municipio 8, racconta a Mi Tomorrow la soddisfazione per il riconoscimento conseguito: «Un premio che riconosce la bontà di progetti in continuità con la gestione degli scorsi anni»

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A nemmeno 32 anni, Giulia Pelucchi, da pochi mesi alla guida del Municipio 8 di Milano, conquista la sesta edizione del FantaMunicipio di Mi-Tomorrow. Si tratta della seconda volta in due anni per il Municipio a Ovest della città, fino allo scorso ottobre guidato da Simone Zambelli con una giunta di centrosinistra della quale la Pelucchi già faceva parte. Sportiva “praticante”, di conseguenza molto competitiva, guarda al riconoscimento come uno stimolo per il prosieguo della gestione di fatto appena iniziata.

FantaMunicipio 2022: a vincere per la seconda volta in due anni è il Municipio 8

Giulia PelucchiPresidente, un riconoscimento che premia gli sforzi?
«Sicuramente sottolinea tutti gli sforzi compiuti dalla squadra, presente già col presidente Zambelli. E’ un premio che riconosce la bontà di progetti in continuità con la gestione degli scorsi anni».

Che futuro hanno i Municipi?
«Spero di maggior peso per la città. Sto cercando di trasmettere al Comune un messaggio chiaro: siamo l’istituzione più vicina ai cittadini, ma spesso la progettualità non tiene conto del legame che abbiamo col territorio. Mi auguro che possa compiersi questo salto passando da un’interlocuzione che oggi avviene solo sulla fase finale dei singoli progetti, ad un dialogo che dovrà essere preliminare».

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Essere tutti presidenti della stessa parte politica agevola?
«C’è confronto maggiore e certamente si fa ancora più squadra, ognuno con le proprie competenze».

Tra i temi più “caldi” c’è quello della sicurezza, in particolare al Monte Stella: oggi qual è la percezione?
«Conosco bene le criticità del quartiere QT8 dove serve un cambio di passo in merito al fenomeno della prostituzione in strada e nelle aree verdi. Poi c’è il problema delle feste non autorizzate nel parco: stiamo lavorando per conciliare le esigenze dei giovani che vogliono aggregarsi nella zona e i residenti che chiedono di tutelare il loro diritto alla quiete».

Come se ne esce?
«A piccoli passi, come il bando col quale finanzieremo le serate nei fine settimana a settembre. Incentiveremo feste organizzate e ben coordinate per stimolare più frequentazione del quartiere. Sono convinta che solo così ci sarà meno degrado, meno prostituzione e maggior senso di sicurezza. Non serve mettere l’esercito, ma far vivere i quartieri».

Milano è una città insicura?
«Personalmente non faccio fatica ad ammettere di non sentirmi sicura da sola la sera in alcune zone della città. Il paradosso, tuttavia, è che tutti i dati sono in calo. Delle due l’una: o si denuncia molto meno o è una questione di percezione. Si può fare di più e meglio, i nuovi vigili aiuteranno, ma occorre lavorare sulla prevenzione. E resta importante fare sempre denuncia».

Via Bolla è il vostro “buco nero”?
«E’ l’area più critica. Abbiamo avuto un consiglio straordinario con Regione Lombardia perché anche dopo l’ultimo sgombero gli alloggi liberi sono stati già rioccupati. La strada è una: vanno fatti partire i cantieri e solo dopo si procederà con gli sgomberi».

Come procede il cantiere dell’ex mercato comunale di via Isernia, che diventerà la sede del CASVA – Centro Alti Studi per le Arti Visive?
«Ha subito un rallentamento che negli ultimi tempi sembra purtroppo fisiologico visto che le aziende lavorano molto nel privato e preferiscono evitare il pubblico che è più complesso. Il nuovo cronoprogramma ci dice gennaio 2023. Sarà un altro polo aggregativo che farà rinascere un quartiere dove c’è ben poco».

E piazza Gramsci?
«Stiamo lavorando interloquendo con i residenti e gli Assessorati competenti. Non vogliamo più promettere grandi rivoluzioni, ma stiamo lavorando su interventi più piccoli di mitigazione di piccole parti come la fontana».

La ciclabile da viale Certosa all’Arco della Pace è fattibile?
«Il cantiere in corso Sempione sta andando molto a rilento, ma fortunatamente non si è fermato. La ciclabilità interrotta va superata con qualche nuova pista e il collegamento con viale Certosa, per quanto oneroso, è fattibile e in una fase interlocutoria. Il nostro parere è assolutamente favorevole».

E sul Ponte della Ghisolfa?
«Ci stiamo lavorando da anni ed è un progetto complesso anche per la presenza delle reti filoviarie. Con un po’ di coraggio si può fare un passo avanti».

Battaglierete per avere la M6 da queste parti?
«Quando abbiamo visto le prime ipotesi, che escludevano tutto il Nord-Ovest, ci siamo allarmati. L’assessora Censi ci ha rassicurato che si trattava di soli progetti embrionali, ma abbiamo chiesto che il tracciato passi dalle zone meno collegate. Combatteremo per ottenere qualche fermata».

Esiste un gap da recuperare da parte dell’Ovest Milano rispetto all’Est?
«Basta aprire il dossier sul PNRR e si possono contare 13 interventi del Municipio 3 contro 6 nel nostro. Non è una questione di battaglie tra Municipi, ci mancherebbe, ma se nessuno mette la testa da queste parti, la differenza è tangibile. L’Ovest merita le stesse attenzioni dell’Est».

Sta nascendo una nuova classe politica giovane?
«Ci sono tanti giovani validi che faranno senz’altro strada. Siamo tutti vogliosi di cambiare le cose che non vanno, intercettando le esigenze di adulti che spesso parlano di giovani senza ascoltarli. Va dato merito al sindaco Sala di aver spinto un po’ di più senza paura».

 

L’ALBO D’ORO DEL FANTAMUNICIPIO

2017: Municipio 5 (Alessandro Bramati)
2018: Municipio 4 (Paolo Guido Bassi)
2019: Municipio 9 (Giuseppe Lardieri)
2020: Municipio 8 (Simone Zambelli)
2021: Municipio 3 (Caterina Antola)
2022: Municipio 8 (Giulia Pelucchi)

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