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20. 04. 2024 15:57

FantaMunicipio, il trionfo di Zambelli: «Ora più sicurezza al QT8»

Il Municipio 8 si aggiudica il torneo, Zambelli: «Lavoriamo per la sicurezza del quartiere e per progetti innovativi come il nuovo corso Sempione»

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«È un bellissimo riconoscimento che premia il lavoro quotidiano di tutta la nostra zona». Simone Zambelli, Presidente del Municipio 8 in quota Milano Progressista, è il vincitore del quarto FantaMunicipio organizzato da Mi-Tomorrow, la competizione virtuosa che ogni settimana assegna una pagella ai nove Municipi della città.

 

FantaMunicipio, la vittoria di Simone Zambelli

Che cosa rappresenta questo premio?
«Lavoriamo tanto per il quartiere e per gli abitanti del nostro territorio, è un riconoscimento che ci dà soddisfazioni».

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Come ritiene che vadano riscritte le nuove linee guida del decentramento in città?
«Su alcune tematiche, come ad esempio la gestione del verde, i Municipi godono di un livello di autonomia importante. Su altre tematiche, come l’edilizia scolastica o la manutenzione di strade e marciapiedi c’è molto da lavorare».

E sulla sicurezza?
«Sul tema della sicurezza bisogna iniziare un percorso e portarlo a termine nel migliore dei modi. Decentrare vuol dire avvicinare il Comune ai cittadini e vuol dire anche amministrare meglio».

Una questione, quella della sicurezza, venuta poi alla ribalta con la recente violenza sessuale al Montestella…
«L’evento drammatico che c’è stato non ha nessun’attinenza alla questione del decentramento. A prescindere da quello, ribadisco l’esigenza di una maggiore autonomia di azione per i Municipi in questo ambito».

Che cosa intende?
«Parlo di sicurezza riferendomi anche alla sicurezza stradale, alle aree verdi, al rispetto delle regole e degli spazi comuni. Può essere un obiettivo importante per il futuro».

Matteo Salvini ha puntato il dito sulla questione dell’ex mercato comunale di via Isernia: quando verrà smantellata quest’area grigia del Municipio?
«Ad oggi abbiamo certa la destinazione dell’edificio, affidato all’area Cultura del Comune per farne la sede del CASVA (Centro di Alti Studi sulle Arti Visive) oggi ospitato al Castello. La speranza è quella di vedere i lavori realizzati entro un anno. Nel frattempo, abbiamo chiesto alla giunta comunale la messa in sicurezza dell’area».

Quali sono gli obiettivi di quest’ultimo anno di mandato?
«Insieme a tutta la squadra del Municipio vogliamo portare a termine alcune questioni a cui teniamo tanto. Uno degli obiettivi è quello, ad esempio, di vedere finalmente la sistemazione degli alberi in corso Sempione».

Finalmente è arrivata la svolta…
«Speriamo sia quella definitiva e che sia l’ultimo countdown per l’inizio dei lavori. È un intervento atteso da tutta la città, vogliamo sistemare uno dei viali più belli di Milano».

Anche piazza Gramsci cerca identità…
«Non abbiamo ancora una destinazione precisa: ora è pedonale, ma resta il grande problema relativo alla sistemazione della fontana, non più recuperabile».

Una Milano più a misura di bici e monopattini era una svolta inevitabile?
«Milano è all’avanguardia e anticipa le tendenze del resto del Paese. Anche questa volta, la città ha anticipato il destino di tante città e metropoli».

Viale Certosa sarà praticabile per le bici?
«E’ fattibile l’idea di piste ciclabili se il percorso sarà un unicum da corso Sempione a via Gallarate fino all’area Expo. Solo una grande area ciclabile potrà fare la differenza».

Sulle case Aler di via Bolla ci sono novità?
«Chiediamo risposte certe e in tempi brevi all’Aler e a Regione Lombardia. Negli anni mi sono sentito dire che quel palazzo sarebbe stato venduto poi demolito e poi ristrutturato. Decidano».

Intanto Uptown prende forma…
«Su Cascina Merlata attendiamo l’inizio dei lavori dell’area commerciale e speriamo che partano quanto prima i cantieri per la nuova scuola in via Pasolini: sarà un servizio essenziale per tutto il quartiere».

Quale sarà il futuro del Torchiera?
«Per la cascina si è riaperto un dibattito, ma non venderemo gli edifici. Abbiamo pubblicato una manifestazione di interesse per valutare proposte di privati o associazioni. Spero che la ricchezza della città di Milano possa manifestarsi anche in questa situazione».

Se non sarà Beppe Sala, chi si augura possa essere il sindaco di Milano?
«Le regole della casa nel centrosinistra sono sempre le stesse. Nel caso di una rinuncia di Sala, si faranno le elezioni primarie. Io personalmente spero in un altro mandato di Sala, che è il miglior candidato sindaco possibile».

L’ALBO D’ORO DEL FANTAMUNICIPIO

2017
Municipio 5
Alessandro Bramati

2018
Municipio 4
Paolo Guido Bassi

2019
Municipio 9
Giuseppe Lardieri

2020
Municipio 8
Simone Zambelli

In breve

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