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19. 04. 2024 10:59

È pronto in tavola? Tra la Bomba di Romito e il Vermouth

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A tavola ci sono le linguine grezze Cavalier Cocco cacio&pepe con tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo di Stefano Cerveni della Terrazza Triennale Osteria con vista. Questi sono solo alcuni dei piatti che contribuiranno alla campagna internazionale Ristoranti contro la fame. Lanciata da “Azione contro la fame” e presentata proprio alla Terrazza Triennale, l’iniziativa che prende il via nella Giornata mondiale dell’Alimentazione, per concludersi il 31 dicembre, si propone di raccogliere fondi da destinare ai progetti contro la malnutrizione infantile che l’organizzazione umanitaria realizza in 46 Paesi nel mondo.

TARTUFO • A Milano, tra ristoranti e pizzerie, sono più di trenta gli aderenti al progetto dove i clienti potranno devolvere 2 euro di coperto solidale ricevendo in cambio, a fine pasto, il “tartufo della felicità”, un cioccolatino limited edition messo a disposizione da La Perla di Torino. Tra questi ci sono Innocenti Evasioni, La terrazza di via Palestro, Wickys, Ratanà, Acanto, Poporoya e le catene Miscusi, Fratelli La Bufala, Pescaria e L’Ov (la lista completa e in costante aggiornamento sul sito ristoranticontrolafame.it).

Ogni ristoratore, poi, potrà scegliere un “piatto solidale” al quale associare una propria donazione. «Il cibo è un diritto di tutti», ha spiegato Licia Casamassima, responsabile High value partnership in Italia dell’organizzazione, da poco rientrata dal Bangladesh dove Azione contro la fame opera nel campo profughi dove sono ospitati più un milione di persone di etnia Rohingya in fuga dal Myanmar.

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AMBASCIATORI • Alcuni chef hanno deciso, inoltre, di sostenere l’iniziativa spendendosi in prima persona per la promozione. Tra loro anche i “milanesi” Tommaso Arrigoni, Andrea Berton, Alessandro Buffolino, Daniel Canzian, Giacomo Coppin e Andrei Cobuz, Antonio Guida, Giancarlo Morelli, Claudio Sadler, Elio Sironi e Tano Simonato.

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Vermouth, questione di soul

È opera di Elena Maffioli, sommelier e giornalista specializzata nel settore enologico, il viaggio letterario dentro il mondo del Vermouth, o all’italiana vermut. Nato a Torino alla fine del 1700, è un vino liquoroso aromatizzato con piante varie tra le quali non può mancare l’artemisia, o come più comunemente conosciuta, l’assenzio. In Soul Vermouth – Il piacere di scoprirlo in ogni sua forma (Trenta Editore, 15 euro), l’autrice risponde a tante domande da cos’è il Vermouth a quando e dove e nato, e se va bene anche in cucina.

Insieme alla barlady Cinzia Ferro, che per l’occasione rivisita alcuni cocktail di fama mondiale, e agli chef Francisco Javier Lisa e Salvatore Tilotta che propongono i giusti abbinamenti, Elena Maffioli ha raccolto tutta la storia del Vermouth, oggi prodotto agroalimentare tradizionale italiano a marchio Ig. Tra i cocktail a base Vermouth uno dei più tradizionali è l’Americano qui nella versione Aperitif.

Gli ingredienti
2 cl di Vermouth rosso
1 cl di sciroppo di Amarena Fabbri
4 cl di ginger beer
3 cl di Marendry bitter
Polvere di caffè e polvere di zenzero
Velluto al caffè e zenzero (una leggerissima spuma aromatizzata, realizzata con 1 cl di sciroppo di zenzero Fabbri, 3 cl di acqua, 3 cl di caffè e 1 cl di aria & velluto Fabbri)

La ricetta
Colma un bicchiere old fashioned di ghiaccio, aggiungi tutti gli ingredienti, per ultima la bibita e mescola con un bar spoon. Poggia in superficie il velluto, spolvera di polvere di caffè e polvere di zenzero.

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La Bomba di Romito finisce troppo presto

Piazza XXV aprile 12, Milano
02.65.98.021

Il giudizio di
Lalla Formica

La firma di Niko Romito, uno dei nove (almeno fino al prossimo 16 novembre quando sarà presentata la nuova Rossa) tristellati Michelin italiani, è sinonimo di qualità. Anche se si parla di street food e, stavolta, precisamente di Bomba. Di nome e di fatto. In piazza XXV aprile Romito si è dato al cibo democratico facendo diventare gourmet anche quella sfera di pasta lievitata e fritta che, solitamente, si mangia a colazione semplicemente zuccherata o farcita di crema. Disponibile nel locale milanese anche in versione dolce (con aggiunta di liquore Strega nella crema pasticcera) a 2,50 euro o dessert a 4.

La Bomba di Romito, però, è anche salata: in questo caso il prezzo sale a 5,50 euro che diventano 7 euro per la gourmet. Buona quella con prosciutto di Parma, stracchino e rucola tra le salate, ma anche quella con pollo, lattughino e maionese tra le gourmet. E se state riflettendo sulla frittura, sappiate che è gustosa e leggerissima. Un neo, purtroppo, c’è: il piacere dura troppo poco perché in un paio di morsi la bomba non c’è più. Aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 0.00.

IN: la leggerezza della frittura
OUT: finisce troppo presto

In breve

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