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26. 04. 2024 11:00

A gennaio il detox è vegano, boom di ordini “salutistici”

Nel mese della disintossicazione dopo le feste, molti sono le richieste per cibi vegani

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Passare al cibo vegano almeno per un mese all’anno, il primo del calendario, quel gennaio che per molti coincide con una “disintossicazione” dell’organismo dopo gli eccessi delle feste: è la challenge, o sfida per utilizzare un linguaggio comprensibile anche ai digiuni di social, lanciata nel 2014 dal movimento Veganuary che viene riproposta ogni anno a gennaio e che nel 2021 ha coinvolto 580.000 persone di 209 Paesi.

Cibo vegano: incremento del 67% delle ordinazioni su Just Eat

Anche in Italia, dove l’osservatorio Just Eat registra un incremento del 67% delle ordinazioni di cibo vegano e dove crescono sia i ristoranti specializzati in cucina vegana (+160% nel 2020 e + 31% nel 2021) sia l’offerta di piatti vegani nei menu (+70% nel 2020 e nel +17% nel 2021), la sfida trova i suoi seguaci.

Da città che intercetta le tendenze, anche Milano fa la sua parte nel cammino verso l’alimentazione vegetale e, come evidenzia la ricerca condotta da Just Eat con BVA Doxa, è la terza città italiana dopo Roma e Bologna per incremento degli ordini delivery di cibo vegano tra i quali dominano l’hamburger, la pizza e il poke.

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Sono molte le aziende milanesi, tra i quali si annoverano anche ristoranti, a dare il loro contributo a Veganuary. Da Capatoast, in piazza Argentina e al Bicocca Village, fino al 30 gennaio è in carta il Buongustaio Veg, una reinterpretazione dell’omonimo toast con mortadella vegana con pistacchi. Da RossoPomodoro sarà applicato lo sconto del 10% sulla pizza Picciosa con mozzarisella, prodotto a base di riso integrale, “salsiccetta” vegetale, pomodoro, funghi, carciofini e olive nere.

Flower Burger, catena di burger plant-based, sensibilizza attraverso la campagna “Converti un carnivoro”, offre il 2×1 su un prodotto diverso ogni settimana (fino a domenica 23 il tortino Choco Love e dal 24 al 30 gennaio il Cherry Love Burger con bun il cui colore rosa è dato da succo di barbabietola ed estratto di ciliegia e burger di lenticchie) e sostiene il progetto “LetItTrees” con l’adozione di un metro quadro di Foresta Amazzonica per ogni burger venduto nel 2022 in tutti i suoi locali fino a un totale di 1 milione di metri quadrati. Berberè invita a provare fino al 31 gennaio la “Viola”, pizza senza latticini e derivati animali con crema di barbabietola, porri saltati, olive nere, burro d’arachidi ed erba cipollina. Il servizio a domicilio per piatti vegetariani e vegani SanaSana offre lo sconto del 15% per gli iscritti alla challenge.

LE LOCATION PLANT-BASED

Più che vegetariani o vegani, i ristoranti che mettono i vegetali al centro della loro carta vengono sempre più spesso definiti “plant based”, perché i loro ingredienti sono tutti legati al mondo vegetale.

Joia

Ristorante gourmet, primo europeo vegetariano a ricevere una stella Michelin nel 1996. In cucina c’è lo chef svizzero Pietro Leemann che divulgare i principi di una cucina sana, a base vegetale e amica del pianeta e di tutti gli esseri viventi.

Via Castaldi 18
@joia_altacucinanaturale

Linfa – Eat Different
Format di ristorazione responsabile dove anche gli ambienti sono ispirati alla natura. Inaugurato a maggio 2021 rielabora materie prime di stagione in chiave gourmet. Partecipa anche a Veganuary inserendo in carta pinse, burger e sushi con abbinamenti e contrasti ricercati.

Via Bergognone 24
@linfaeatdifferent

Altatto, via Comune Antico 15

Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri, ex della brigata del Joia, sono le fondatrici di Altatto. Dopo la partenza come catering, nel 2019 hanno aperto un bistrot coinvolgendo in cucina Caterina Perazzi. Offrono menu degustazioni che cambiano a seconda delle stagioni.

@altatto

La Colubrina

Sono mamma e figlia che si occupano della cucina a La Colubrina. Dal pranzo alla cena, passando per l’aperitivo e la pizza con impasto integrale e lievito madre e i formaggi vegetali fatti in casa, i piatti sono tutti vegani con qualche proposta crudista.

Via Casati 5
@lacolunbrina

Alhambra

Alla portata di tutte le tasche, Alhambra è una gastronomia con i piatti che possono essere consumati direttamente nel locale. Sformati, creme, hummus sono buonissimi a patto che ai formalismi preferiate la genuinità.

Via San Gregorio 17
@alhambraristoveg

I dolci Namura

Non solo piatti salati, ma anche torte, brioche e biscotti vegani differenti da quelli di manifattura “industriale”. Li trovate nella pasticceria biologica Il dolci Namura, dove anche le brioche vegane sono prodotte con lievito madre e ingredienti biologici.

Via Castelvetro 16
@idolcinamura

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