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28. 04. 2024 00:17

Emanuel Diego Victor porta il flamenco per le vie di Milano: «Toccare “le corde giuste” è pura magia»

Il chitarrista argentino ha vinto il programma tv con Nek Dalla strada al palco: «Io e il mio pubblico ci scegliamo»

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Dall’Argentina, all’Italia. Dalla strada, alla televisione. Sempre a ritmo di flamenco. Emanuel Diego Victor è un musicista che da anni si cimenta con la sua chitarra a Milano: «Per me è una delle piazze più importanti d’Europa, anzi del mondo, se penso al Duomo. Poter suonare lì, in quella cornice fantastica, con un via vai incredibile di persone che provengono da ogni parte del pianeta, era un obiettivo, ma anche un sogno. È veramente bello poter condividere musica e arte con mille culture che camminano per strada».

Emanuel Diego Victor, il flamenco per le vie di Milano

Emanuel Diego Victor, cosa ha provato la prima volta che ha suonato a Milano?
«Un’emozione enorme. Ho alzato gli occhi e mi sono ritrovato sotto al Duomo, un monumento così importante: è stato fortissimo! È davvero bello quando ci si trova con quella folla di gente che si prende un attimo del suo tempo per condividerlo con te. Si forma veramente un quadro».

Suona solo in Duomo o anche in altri luoghi?
«Anche in piazza Cordusio, San Babila e corso Vittorio Emanuele».

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I milanesi e i turisti che vengono a visitare la città e si imbattono con lei, sono generosi?
«Per fortuna devo dire di sì, apprezzano. Poi chiaramente c’è un po’ di tutto e diventa anche difficile stabilire una media, ma tendenzialmente lo sono».

Qualcuno ha mai manifestato la sua approvazione in modo strano o inusuale?
«L’altro giorno mi hanno fatto una proposta strana (ride, ndr). Mi hanno chiesto di partecipare a una festa di compleanno di una notaia. Le amiche l’avrebbero portata da me mentre suonavo, senza dirle nulla, proprio perché volevano farle una sorpresa. Cioè, in realtà avrebbero voluto che le fossi andato incontro mentre camminava, ovviamente suonando».

Si ricorda un’emozione particolare che ha provato a Milano?
«Un signore, in corso Vittorio Emanuele, si era emozionato così tanto nel sentirmi suonare che aveva i lacrimoni agli occhi. Quando succedono episodi di questo tipo, sono orgoglioso. Sa, io non suono cover, ma inediti, è tutta musica mia, quindi quello era un messaggio che arrivava direttamente e in tutto e per tutto da me. Ha rappresentato la connessione massima che io possa raggiungere. Mi ha davvero toccato tantissimo».

Ora rischia di esibirsi di meno.
«C’è tanta coda per prenotare lo slot sulla piattaforma adibita (Openstage, ndr). In settimana poi non si potrà suonare più con l’amplificatore in tante postazioni per via di una delibera del Comune che penalizza gli artisti. Speriamo si possa trovare un accordo. È impensabile potersi esibire con tutto il baccano che c’è a Milano senza l’ausilio, anche minimo, di un amplificatore».

Lei ha vinto anche il programma Dalla strada al palco.
«Un programma tv nato da un’idea di Carlo Conti e condotto da Nek, dove artisti di strada di vario genere si misurano in una sorta di tutti contro tutti. È stata un’esperienza davvero emozionate».

Che differenze ci sono tra l’esibizione in strada e su un palco?
«Cambiano atmosfera e spettacolo. Adrenalina, energia e sinergia sono differenti. Quando suoni sul palco, con la gente già lì, preparata e predisposta, la dinamica è diversa, racconti una storia con più sfumature. In strada no. Se come me fai inediti, in cinque secondi devi catturare l’attenzione di chi passa per non farlo andare via. Qui punto maggiormente sui virtuosismi, sul suonare più velocemente. È tutto più spontaneo: ti scegli con il pubblico proprio in quel momento. Io lo definisco come un ricevimento magico».

Emanuel Diego Victor a Milano
Emanuel Diego Victor a Milano

Chi è Emanuel Diego Victor

Emanuel Diego Victor è nato in Argentina il 24 ottobre del 1987. Chitarrista di strada e produttore, si è trasferito in Piemonte, a Chivasso, nel maggio del 2011 per conquistare il sogno della musica. Qualche anno più tardi, dopo una sorta di apprendistato a Torino, ha iniziato a esibirsi anche a Milano grazie alle molteplici possibilità che il capoluogo lombardo offre a livello musicale.

L’artista ha iniziato a suonare la chitarra flamenca a 12 anni, esercitandosi anche per 15 ore al giorno, tanto che si alzava dal letto e la prima cosa che faceva prima di andare a scuola era quella di esercitarsi per affinare la propria abilità. Victor si ispira, tra gli altri, a Paco de Lucia, compositore spagnolo tra i più influenti della storia della musica, e Al di Meola, un vero virtuoso tra i cultori dello strumento. Oggi Victor suona ancora in strada. E continua a partecipare anche a spettacoli organizzati.

Emanuel Diego Victor e gli altri artisti: la piattaforma per esibirsi a Milano

Victor e tutti gli artisti di strada – per potersi esibire a Milano – devono prenotare la propria postazione su una piattaforma chiamata Openstage (theopenstage.it, in precedenza il dominio di riferimento era Stradarte). Suddivisi in differenti categorie, possono riservare lo slot desiderato, scegliendo, se liberi, orario e luogo specifico.

Oltre al capoluogo lombardo, esiste anche una partnership con i comuni di Roma, Lecco, Pioltello, Pisogne, Alassio, Chieri e Sala Bolognese. Openstage, si legge sul sito di riferimento, «inserisce l’intrattenimento urbano e la cultura tra i servizi offerti dalle Smart Cities, per una soluzione che unisce hardware (totem) e software (app)».

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