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12. 05. 2024 08:00

Medici di famiglia, paradosso lombardo: hanno più pazienti ma sono tra i meno pagati d’Italia

I medici di famiglia lombardi sono tra i professionisti sanitari meno retribuiti del territorio italiano

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I medici di famiglia lombardi sono tra i professionisti sanitari meno retribuiti del territorio italiano. Ciò suscita perplessità, soprattutto se si considera il numero medio di pazienti che ogni medico ha in carico rispetto ai colleghi di altre regioni. Secondo la Fondazione Enpam, ente nazionale di previdenza e assistenza dei dottori, tale disparità salariale risulta essere concreta.

Medici di famiglia, i numeri

La media dei compensi degli operatori sanitari in Italia si attesta sui 107 mila euro, una cifra che varia a seconda della regione di appartenenza e del genere professionale. In Trentino Alto Adige, ad esempio, i guadagni raggiungono i 124 mila euro (126 mila per i medici, 121 mila per le donne professioniste), mentre in Lombardia si raggiungono solo i 98.350 euro, attestandosi così solo alla quindicesima posizione. Tuttavia, a Milano e dintorni, la situazione è differente, poiché i medici devono far fronte a un elevato numero di pazienti, il che dovrebbe comportare un aumento del loro compenso.

Medici di famiglia
Medici di famiglia

Medici di famiglia, il paradosso lombardo

Nonostante ciò, in Lombardia, ad eccezione della provincia di Bolzano, la densità di medici di famiglia è superiore alla media italiana, con un medico ogni 1.450 cittadini. Questi dati emergono dalla graduatoria stilata dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) nel corso del 2021.

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Medici di famiglia, le motivazioni del problema

Cosa giustifica la disparità di trattamento tra le regioni italiane in ambito sanitario? Secondo i sindacati, la questione risiede nei fondi aggiuntivi che vengono destinati (o negati) dalle autorità regionali. Attualmente, le sigle sindacali stanno avviando discussioni con Palazzo Lombardia per definire un accordo integrativo per l’anno a venire. Con i dati Enpam come riferimento, i sindacati si preparano a fare richieste precise.

Nonostante la disponibilità finanziaria dimostrata dall’Assessorato in questi anni, la quantità di risorse non è stata sufficiente per soddisfare tutte le esigenze dei medici. La Lombardia, purtroppo, è rimasta in fondo alla classifica di finanziamento per anni e questo non rappresenta un incoraggiamento per le nuove leve.

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