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Milano
20. 04. 2024 11:36

#Milanochelegge, ecco i finalisti del Premio Strega

L'appuntamento settimanale con il mondo della letteratura

Più letti

Andrea Bajani, Il libro delle case, Feltrinelli (256 pagine, 17 euro)

«Che bello sarebbe un film fatto solo di case», diceva Nanni Moretti nel suo film Caro Diario mentre attraversava una Roma deserta in vespa. Parafrasando questa citazione, ecco che qui Bajani ne approfitta per costruire un libro fatto perlopiù di case, in cui l’architettura nel senso geografico del termine si confonde con l’architettura e la geografia sentimentale vissuta dal protagonista: dai giorni in cui, nella casa d’infanzia, in TV si susseguono le immagini del rapimento di Aldo Moro, alla casa di una donna di provincia di cui finisce per far l’amante, e poi ancora, alla casa in cui si ritrova adulto e marito.

Edith Bruck, Il pane perduto, La Nave di Teseo (128 pagine, 16 euro)

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La via di Edith Bruck attraversa davvero tutto il Novecento: a sessant’anni dal suo primo libro, la scrittrice torna a fare un racconto della propria vita: dai campi di sterminio nazisti da cui si salva grazie alla sorella, all’odissea di tornare a una vita normale. I viaggi attraverso l’Europa e l’arrivo in una Roma al massimo del suo splendore, dove incontrerà il marito Nelo Risi. Fino al presente, che torna a essere intriso di razzismo e xenofobia.

Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce, Bompiani (304 pagine, 18 euro)

Antonia e la sua famiglia arrivano sul lago di Bracciano. Madre di quattro figli, moglie di un marito disabile, Antonia è una donna feroce nella sua onestà e onesta della sua ferocia: il bene comune esiste, ma nel dubbio meglio non aspettarsi nulla dagli altri. È così che Gaia cresce, costruendo un cinismo personale che le fa selezionare in modo chirurgico cosa fare e chi e cosa tenere fuori dalla propria vita. Fino a quando, un giorno, non reagisce in modo violento a un torto, dando il via a una vendetta consumata in modo freddo e determinato.

Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud, Einaudi (168 pagine, 18 euro)

In questo romanzo ritroviamo gli stessi volti de L’Arminuta, con l’unica differenza che questi volti sono oggi cresciuti, cambiati, maturati: a farsi strada è la pesantezza dell’abbandono, il senso di inadeguatezza che si fa strada nei corpi di due sorelle che non possono fare a meno di cercarsi. E, anche se in parte distanti, questo Borgo Sud, zona marinara della città di Pescara, torna a trafiggere entrambe con i ricordi di un luogo tanto inospitale, quanto inoculato nell’anima.

Emanuele Trevi, Due vite, Neri pozza (128 pagine, 15 euro)

Il tentativo, per certi versi inedito, sicuramente non facile, di restituire le esistenze, due vite, di una scrittrice e uno scrittore scomparsi prematuramente: Pia Pera e Rocco Carbone. Legati da una profonda amicizia, vengono qui descritti da Trevi ognuno con i propri tratti caratteristici, sia fisici che emotivi. E quindi, se da un lato abbiamo i lineamenti spigolosi e marcati di lui, da animo inquieto che i colpi li infligge, dall’altro invece troviamo lei, sensibile, propensa alle illusioni, con la sfrontatezza di chi è una grande timida e si trova a lottare un po’ ogni giorno.

 

In breve

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