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28. 03. 2024 15:35

Nino D’Angelo e Livio Cori, la strana coppia: «Una luce diversa per i più giovani»

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Un duetto per nulla scontato, un lascito alle nuove generazioni che, a detta di Nino D’Angelo, non sono state supportate dai propri padri come avrebbero dovuto. Per questo il cantante di Senza giacca e cravatta ha accettato la sfida lanciatagli da Livio Cori e Caterina Caselli per un nuovo Sanremo, il sesto, da vivere con il brano Un’altra luce.

Livio, la prima volta non si dimentica. Come la stai vivendo?

Cori: «Cerco di evitare l’ansia, ma c’è. La vedo, ogni tanto la incrocio nel corridoio e mi accompagna sul palco».

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Nino, un’altra sfida con cui cerchi di cambiare la canzone partenopea.

D’Angelo: «Ci ho sempre provato, soprattutto negli ultimi anni. In questo brano esistono effettivamente contaminazioni nuove, cose con cui non avevo mai avuto a che fare. Non sapevo nemmeno io fino a che punto potessi essere adatto. E invece questa testa (si riferisce a Cori, ndr) e riuscita a convincermi…».

Com’è nato il sodalizio con questa «testa»?

D: «Mi è stato presentato da Caterina Caselli, con l’idea di qualcuno che lo potesse affiancare in un duetto. Lui, nu sacc perché, ma ha scelto di duettare con me».

Livio, qual è la tua canzone preferita di Nino?

C: «È impossibile dirne una… Te ne dico cinque, ja? Beh Senza giacca e cravatta perché siamo in tema sanremese, poi Nun ce putimm lassà, Preghiera, ‘O schiavo e o’rre e… va beh diciamo Marì, anche se proprio stiamo andando a ritroso (ride, ndr)».

Nino, in questa canzone che avete scritto anche insieme a Big Fish c’è un delicato passaggio critico tra generazioni…

D: «Esattamente, la mia generazione nei confronti dei più giovani ha proprio fallito. Questi ragazzi non hanno un lavoro, lasciano la nostra terra… Significa che non siamo stati bravi a donar loro una luce diversa. Proprio per questo il nostro brano si chiama Un’altra luce: cerchiamo di ripagare in musica ciò che abbiamo sbagliato nella vita».

Cambiamo completamente registro: dopo Un’altra luce, ci sarà un altro Hamsik?

D: «È un pezzo di cuore che va via da Napoli. A me naturalmente dispiace molto, però ci sono anche dei momenti dove bisogna essere in grado di sapersi lasciare. Hamsik rimarrà sempre nel cuore mio, nel cuore di tutti i napoletani e credo potrà anche avere un posto in società, un domani».

Anche tu tifi Napoli, Livio?

C: «Chiaro, è una questione di dna. È nel sangue».

Ma ci sono anche parecchi napoletani juventini…

C: «Diciamo che l’influenza gira…».

D: «Sì insomma, ognuno di noi ha qualche difetto…».

All’Ariston con Un’altra luce

In duetto coi Sottotono

A Milano martedì 19 febbraio, instore al Mondadori Marghera (Cori)


www.mitomorrow.it

www.facebook.com/MiTomorrowOff/

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