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19. 04. 2024 02:53

Auto e piste ciclabili a Milano: la convivenza può avvenire, ecco la soluzione

Ecco come Milano (e tante altre città del mondo) potranno finire di litigare tra piste ciclabili e auto invadenti

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Il modello di mobilità futura sarà sempre più legato ad una dimensione urbana e quindi auto e piste ciclabili a Milano come in molte altre città saranno chiamate a convivere. Le grandi metropoli, ormai, racchiudono in loro stesse circa il 70% della popolazione mondiale ed è inevitabile che la mobilità, come conosciuta finora, debba cambiare attraverso nuove opportunità. 

Auto e piste ciclabili a Milano, in città le quattro ruote sono scomparse (o no?) 

Le auto si sono lentamente allontanate dalla città, nel senso che continuano ad entrarci tranquillamente, ma la tendenza recente è stata quella di cercare di allontanarle, con provvedimenti (ZTL, Area C e Area B su tutte) volti proprio ad impedirne l’acceso. Una contraddizione nei termini, se analizziamo i dati di prima circa l’urbanizzazione delle città; è lì che abbiamo bisogno di una mobilità diversa. Bisogna entrare con nuovi concetti e nuove vetture, che riportino il prodotto mobilità nelle città. Lì dove, ovviamente, saranno chiamati a convivere auto e piste ciclabili. Ma vetture non di grossa dimensione (suv e affini) bensì prodotti pensati esclusivamente per la mobilità urbana.

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Città italiane in deficit di mobilità sostenibile, a Milano è -37% 

Dopo la fase acuta della pandemia da Covid-19 si è registrata una risalita della mobilità urbana. Ma l’uso dell’automobile ha peggiorato i livelli di inquinamento delle 14 Città Metropolitane esaminate, evidenziando un ampio deficit generale tra la situazione attuale e gli obiettivi di decarbonizzazione annunciati per la fine del 2030. Il Rapporto MobilitAria 2023, realizzato da Kyoto Club e dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), rispetto a cinque indicatori base «trasporto pubblico potenziato e non inquinante, mobilitа attiva, mobilitа condivisa, tasso di motorizzazione e ripartizione modale» vede il risultato migliore in Milano, seppur ancora lontana dagli obiettivi green, con un -37% (dato che esprime la distanza tra la situazione odierna e gli obiettivi al 2030), seguita da Firenze (-47%) e Venezia (-51%). Nelle città metropolitane del Mezzogiorno si registrano i risultati peggiori, in termini di mobilità green, con un deficit per Palermo del 73%, per Reggio Calabria del 75% e per Catania, il dato peggiore, del 76%.

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