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08. 05. 2024 01:46

Lombardia 2030, la sfida di Fontana per una regione smart land: «Moltiplichiamo le nostre esperienze»

Negli Stati Generali all’Hangar Bicocca in primo piano lo sviluppo della regione. L’opportunità sono i fondi PNRR, ma i tempi sono stretti

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Una volta si chiamavano Stati Generali, lunghi eventi con un tavolo dietro l’altro in cui si svisceravano un po’ tutte le tematiche ai quali partecipavano tutta la gente che conta. Adesso si utilizzano nomi più efficaci ma la sostanza di “Lombardia 2030” non cambia: all’Hangar Bicocca si sono ritrovati tutti i protagonisti lombardi, che non di rado lo sono anche a livello nazionale, per ragionare del futuro prossimo della Regione.

Lombardia 2030: l’obiettivo di Fontana

Per Lombardia 20230, la linea tracciata da Attilio Fontana, che vuole restare al Pirellone altri 5 anni, è molto ambiziosa: la Lombardia deve diventare una smart land, ovvero una terra della conoscenza, del saper fare e delle opportunità. In una parola dev’essere attrattiva, punto di riferimento per chi vuole investire risorse, professionalità, intelligenze: «Dobbiamo batterci allo spasimo non solo per mantenere le nostre eccellenze, ma per moltiplicarle», ha affermato il presidente nel suo intervento in cui ha precisato che la formula per centrare questo traguardo è fare buona industria, buona agricoltura, buoni servizi.

Lombardia 2030: le difficoltà di sanità e trasporti

Non è complicata, occorre rifarsi alla tradizione lombarda del buon governo, a questo proposito Fontana ha citato il Piano Lombardia che durante la pandemia ha generato quasi l’1 % del PIL lombardo e oltre 30.000 posti di lavoro. Può bastare? No, ci sono criticità in settori importanti come la sanità e i trasporti, la risposta è affidata alla riforma dell’autonomia, su cui lavora il governo, e ad eventi come le Olimpiadi del 2026 che rappresentano un’occasione da non perdere per migliorare le infrastrutture e fare crescere il Pil lombardo.

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lombardia 2030

Lombardia 2030 e i fondi del Pnrr

Nel frattempo la priorità si chiama fondi PNRR. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha spiegato nel suo intervento che «alla Lombardia sono state assegnate risorse per 7 miliardi e mezzo, che hanno consentito di individuare circa 12 mila progetti per un valore complessivo di quasi 5,8 miliardi. Il PNRR è pilastro fondamentale per la crescita da qui al 2026».

Appuntamento alle regionali

Una sfida che va affrontata con i privati, o meglio con le migliori energie perché i tempi sono davvero stretti, come ha spiegato il padrone di casa Marco Tronchetti Provera, vicepresidente operativo di Pirelli: «Le bollette e l’energia sono nuove sfide da affrontare oggi, tutto si gioca in poche settimane». Concetto ribadito dal ministro delle Infrastrutture Salvini: «Ci sono tanti dossier sulla scrivania, fermi, e stiamo lavorando per farli partire». Le idee ci sono, insomma, il prossimo febbraio ai lombardi il compito di decidere se vanno realizzate.

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