Gli attacchi al sindaco Beppe Sala nelle ultime settimane si sono moltiplicati, soprattutto a causa delle nuove regole su Area B e Area C che hanno scatenato mille polemiche. Eppure forse si sta realmente esagerando nel puntare il dito verso un uomo solo, che pur tra le tante difficoltà sta provando a fare qualcosa di concreto.
Beppe Sala e il coraggio di cambiare
«In Italia siamo tutti un po’ ambientalisti alla macchina del caffè, e dopo facciamo fatica a cambiare. È anche evidente che non c’è una singola decisione presa per migliorare l’ambiente che non comporti un impatto sociale». Questo uno dei commenti di Beppe Sala riguardo gli attacchi su Area B e C. Ed è difficile dargli torto in questo senso: in Italia si è bravissimi a fare opposizione, spesso retorica, tanto quanto si è prudenti nel cercare di cambiare le cose.
Milano, vizi ma anche virtù
Milano non è certo la città dei sogni e deve fare i conti con tante problematiche comuni a tante altre grandi metropoli, ma in Europa sono tante le realtà che la considerano un modello per quanto riguarda la sostenibilità, senza contare ad esempio che il capoluogo è primo nel continente per quanto riguarda la sharing mobility, tra l’altro sempre più green con il 94,5% dei veicoli a zero emissioni.
Decisioni forti
«La politica deve prendere decisioni – dice Beppe Sala -. Credo che noi politici, in questa fase dobbiamo essere più bravi, decisi e coerenti perché i tempi lo richiedono. Dobbiamo essere capaci di decidere». Un concetto non banale su cui forse varrebbe la pena riflettere prima di additare il sindaco come grande male di questa città.