Oggi compie gli anni uno dei personaggi più discussi e al tempo stesso iconici dei nostri tempi: stiamo parlando di Greta Thunberg. La giovane attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico spegne oggi 20 candeline. Sembra ieri quando era solo una bambina ma già con le sue manifestazioni guidava una lenta ma inesorabile ribellione contro i grandi (in tutti i sensi) del mondo.
Greta Thunberg, storia
Greta, figlia della cantante d’opera Malena Ernman e dell’attore Svante Thunberg, quest’ultimo figlio dell’attore Olof Thunberg, deve fare i conti con la sindrome di Asperger, con tutto quello che ne consegue: dal disturbo ossessivo-compulsivo al mutismo selettivo passando per il disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Vegana convinta, ben prima di compiere 18 anni ha iniziato un percorso che l’ha portata ad una fama universale.
Greta Thunberg, come tutto è iniziato
C’è una data in cui Greta ha iniziato la sua protesta: il 20 agosto 2018, decise di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018, sperando che il governo del suo Paese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento svedese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima).
Greta Thunberg, Cop24
Da lì in poi la ragazzina svedese ha raggiunto una popolarità e un seguito incredibili, tanto da meritarsi la possibilità qualche mese più tardi, il 4 dicembre 2018, la possibilità di parlare alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia.
Greta Thunberg a Milano
Greta Thunberg ha fatto sentire la sua voce anche da Milano, a Youth4Climate, l’anticamera della Pre-Cop 26. «Il cambiamento climatico non è solo una minaccia, è soprattutto un’opportunità di creare pianeta più verde e sano», aveva detto dal palco meneghino nel mese di settembre del 2021.
Greta Thunberg, le parole
«Dobbiamo trovare una transizione senza traumi e una soluzione in cui vincano tutti. Se dite cambiamento climatico, cosa vi viene in mente? A me i green jobs, i lavori verdi. Parliamo sempre di green washing, green economy, decarbonizzazione, net zero, carbon neutral. Ma quelle che sentiamo dai nostri cosiddetti leader sono solo parole che non hanno portato a nulla. Speranze e sogni annegano in queste promesse. Sono trent’anni che aspettiamo. Più del 50% delle emissioni di CO2 è stata prodotta dal 1990, più di un terzo dal 2005.Tutti sanno cosa vogliono fare i governi, ma nessuno sa cosa hanno fatto davvero».
