Nei primi 6 mesi del 2022 il settore office dell’immobiliare ha registrato 2,5 miliardi di euro di investimenti – pari al 40% del totale del mercato real estate – e Milano è la città che più di tutte guida il mercato. I dati arrivano dall’ultima ricerca elaborata da JLL, società specializzata nei servizi e nella gestione degli investimenti per il settore immobiliare.
Immobiliare a Milano, i numeri
Il capoluogo lombardo fa registrare quota di 1,3 miliardi di euro di investimenti, pari al 54% del totale, con 24 deals, relativi ad immobili localizzati sia nelle aree centrali che periferiche della città. Cresce anche il mercato degli occupiers, con 148 transazioni per un take-up totale di circa 252.000 mq (+39%). La domanda di spazi ad uso ufficio si è concentrata su superfici inferiori ai 500 mq (41% delle transazioni) e su edifici con un alto livello qualitativo, in particolare di grado A (74%). Circa il 38% della domanda ha riguardato uffici situati in aree centrali (CBD, Centro Storico, Centro), il 27% nell’Hinterland, il 22% in zone periferiche e il 14% nel Semicentro.
Le zone più ambite
«Dal lato degli occupiers si prevede una sempre maggiore attenzione dei conduttori alla sostenibilità dei canoni e alle Esg performance degli immobili – ha commenta Eros Chiodoni, Head of Office Agency Leasing di JLL -. Dal punto di vista dell’assorbimento abbiamo avuto nel primo semestre un ottimo risultato per Milano, che ha raggiunto un take-up superiore a quello dello stesso periodo del 2019. Il centro storico e il CBD Porta Nuova si confermano le zone di maggiore interesse, con canoni in crescita».