We are with you: Milano Moda Donna non dimentica la Cina

Non passeranno inosservati gli oltre mille addetti ai lavori che non potranno partecipare a Milano Moda Donna, al via domani. Per questo si è pensato ad una campagna ad hoc

La moda è più viCina
La moda è più viCina

Preparatevi a 56 sfilate – debuttano Ports1961, Vìen e Gilberto Calzolari96 presentazioni, 2 presentazioni su appuntamento e 34 eventi in calendario di cui 27 eventi moda e 7 eventi culturali per un totale di 188 appuntamenti.

 

Milano Moda Donna Autunno/Inverno 2021, da domani a lunedì prossimo, dà già i numeri di sette giorni intensi che vedranno la città impegnata tra caos e traffico a mille, ma pur sempre illuminata da lustrini e paillettes dei défilé e delle tante feste in calendario.

Tra i nomi importanti del primo giorno: Gucci, Alberta Ferretti, N°21. Giorgio Armani chiuderà domenica la serie degli stilisti di fama mondiale. «I grandi brand – spiega Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana – stanno ruotando per mantenere la settimana il più viva possibile».

Tornano a sfilare Moncler e Philipp Plein – entrambi con una collezione co-ed – e tornano a presentare a Milano Moda Donna Roberto Cavalli e Romeo Gigli. Le sfilate co-ed di questa edizione vedono impegnati marchi come Agnona (che presenterà la sua prima collezione uomo), Antonio Marras, Atsushi Nakashima, Boss, Bottega Veneta, Fila, GCDS, Frankie Morello, Missoni e Versace.

China we are with you. Gli ultimi dati dei Fashion Economic Trends dell’industria italiana vedono un fatturato complessivo (moda e settori collegati) di 90,237 miliardi di euro (+0,8%): «Avevamo previsto un anno piatto – ancora Capasa – e invece nel quarto trimestre si è registrato un lieve rimbalzo, che ha portato il preconsuntivo del fatturato a registrare un segno più».

A sostegno è venuto l’export, aumentato del 6% grazie ad un contributo maggiore dai mercati extra-Ue (+12,4%) nei primi 10 mesi. Ma c’è anche il lato negativo, con un’emergenza legata all’epidemia cinese che ha già un impatto economico pesante sui numeri del settore Made in Italy.

Sono un migliaio circa gli addetti ai lavori (buyer e giornalisti in primis) che non potranno partecipare a questa Settimana della Moda: per loro la Camera Nazionale della Moda Italiana ha lanciato China we are with you, campagna che permetterà di assistere – grazie alla tecnologia – a tutte le sfilate, vedere interviste, backstage e anche interagire. «Siamo i primi a farlo, ma è un’iniziativa aperta ad altre manifestazioni. Il coronavirus farà abbassare dell’1,8% le vendite nel primo trimestre 2020, ma speriamo di recuperare da aprile».

Saloni collaterali. Non mancano le fiere. Nel fashion e design district di via Tortona, torna White (dal 20 al 23 febbraio) con circa 500 marchi della moda contemporary ed importanti new entry come Inès de la Fressange, che punta al mercato italiano.

«La situazione economica globale è difficile e non solo per gli effetti del coronavirus – sottolinea il patron del salone, Massimiliano Bizziche, che ha manifestato l’intenzione di voler aderire a China we are with you –, ma questo ci deve portare a reagire per fare qualcosa di nuovo. Vogliamo fare in modo che si colmi la distanza fra noi e loro, anziché isolarli

Non mancherà Super, il salone accessori e prêt-à-porter donna di Pitti Immagine – sempre dal 20 al 23 febbraio – al Padiglione Visconti di via Tortona. E a Rho-Fieramilano (come già anticipato venerdì su queste pagine, ndr), sono in scena Micam e Mipel, i saloni delle calzature e della pelletteria.

«Il coronavirus farà abbassare dell’1,8% le vendite nel primo trimestre 2020, ma speriamo di recuperare da aprile»

Milano Moda Donna 2020 Calendario
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