Milano, nuove domeniche a piedi? La proposta di Palazzo Marino

Dopo l'esperimento di inizio febbraio, a Palazzo Marino stanno pensando ad altre domeniche ecologiche in occasione dei principali eventi sportivi

Più Milano, più a piedi
Più Milano, più a piedi

Tutto nasce da una proposta del consigliere comunale del Pd Alessandro Giungi: programmare alcune giornate ecologiche in occasione degli eventi sportivi della città.

 

La proposta è stata presentata in commissione a Palazzo Marino: l’idea sarebbe quella di non legare le domeniche a piedi all’emergenza smog, ma a una specifica e più ampia scelta politico-culturale.

«In quelle giornate la città è già chiusa al traffico, almeno in parte. Con domeniche ecologiche programmate in anticipo il Comune potrebbe organizzare altre iniziative collegate. E magari non far pagare i mezzi pubblici», le parole del consigliere.

La sua proposta è stata subito raccolta, rilanciata e perfezionata con un vero e proprio calendario dall’assessore allo Sport Roberta Guaineri e dal direttore di Radio Deejay, nonché consigliere – a titolo gratuito – del sindaco Sala per i grandi eventi, Linus.

Questo il pensiero dell’assessore Guaineri: «Il ragionamento può essere fatto in modo molto serio. Le maratone sono eventi all’aria aperta, se si riesce a coinvolgere di più anche chi non partecipa alle corse è positivo». Linus, abituale runner e maratoneta, conferma: «L’idea lanciata dal consigliere Giungi di far coesistere le domeniche a piedi con i principali eventi sportivi è meravigliosa».

Le date. Nello specifico si parla dunque principalmente di maratone: StraMilano (22 marzo), Milano Marathon (5 aprile), Salomon Running (27 settembre), Deejay Ten (11 ottobre) e Milano 21 Half Marathon (29 novembre). A queste sarebbe da aggiungere l’arrivo del Giro d’Italia in città.

La settima occasione potrebbe arrivare con la Pittarosso Pink Parade del 4 ottobre, anche se in questo caso si tratta di una più semplice camminata di cinque chilometri che non ostacola particolarmente il traffico cittadino. C’è un però: la decisione finale spetta al sindaco Sala. Sarà lui a dover valutare costi e benefici. E, considerando l’approccio tiepido del sindaco su questo tema, non è scontato che la proposta si trasformi in realtà.

Da Pisapia. Dopo le frequenti domeniche a piedi promosse dall’ex sindaco Giuliano Pisapia, infatti, Milano ha un po’ tirato i remi in barca. Ancora fresche le polemiche risalenti al World Car Free Day del settembre scorso, caduto nel pieno della Settimana della Moda, quando il Comune di Milano (pur aderendo formalmente alla giornata) non si unì a tutte le città del mondo che avevano bandito per un giorno le auto.

Il 2 febbraio, in risposta a un gennaio da incubo (polveri sottili oltre il limite per ben 27 giorni), il sindaco ha però istituito la sua prima domenica a piedi dalle 10.00 alle 18.00. La giornata è stata nel complesso un successo: tanta la gente soddisfatta, tutti in giro in bicicletta o con altri mezzi ecologici, zero caos. La concentrazione media di polveri sottili di quel giorno nel cielo di Milano è risultata poi inferiore al limite, come sancito da Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), e Atm ha registrato un clamoroso +30% di passeggeri in metropolitana.

Sarà Sala a dover valutare costi e benefici. E, considerando l’approccio tiepido del sindaco su questo tema, non è scontato che la proposta si trasformi in realtà

Più Milano, più a piedi
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