Milano città dei divieti? Fumo, traffico, animali: quello che sta cambiando

Non si fuma, niente automobile e proprietà dei cani pericolosi solo con patentino rilasciato dal Comune. È lo scenario che si prospetta per i milanesi di domani

Le nuove regole che cambieranno Milano
Le nuove regole che cambieranno Milano

E’ lo scenario dei prossimi anni che si prospetta per i milanesi: una serie di divieti che modificheranno le abitudini di ogni giorno.

 

Sul fumo è stato il sindaco Sala ad annunciare la novità pochi giorni fa: entro qualche mese partirà il divieto di fumare all’aperto alle fermate dei mezzi pubblici e lungo le code per accedere a servizi comunali o a musei. Dal 2030 il divieto sarà esteso a tutti i luoghi pubblici della città, dalle piazze alle aree verdi.

Nuove regole: ambiente

Sul blocco della auto è stata Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia a lanciare la proposta: «Chiediamo ai milanesi di accettare una sfida: provare a non spostare l’auto per un’intera settimana. Si tratta di una gara a premi che ha l’obiettivo di spronare i cittadini a provare metodi alternativi di mobilità, facendosi a loro volta promotori di stili di vita sostenibili, influencer della comunità».

Nel frattempo, il sindaco ha raccolto l’appello degli ambientalisti ordinando lo stop alle auto per domenica prossima, 2 febbraio: una pratica che era stata accantonata negli ultimi anni anche in presenza di livelli di smog elevati.

Animali

Per quanto riguarda gli animali, si tratta delle disposizioni previste dal nuovo regolamento degli animali che prevedono anche il divieto di esposizione dei crostacei vivi tranne quando sono immersi in una vasca, così come le imposizioni sui patentini obbligatori per i proprietari di razze “pericolose”.

Sono decisioni-proposte che nascono dal fatto che Milano si trova in un’emergenza ambientale che richiede risposte forti oppure, nel caso degli animali, di una normativa più in linea con le nuove sensibilità. Le ragioni sono più che fondate ma si tratta pur sempre di divieti possono fare storcere il naso ai sostenitori delle libertà individuali, tra le quali ci sono quelle di muoversi in auto o accendersi una sigaretta.

Non solo, queste imposizioni possono sembrare in conflitto con quella Milano dei diritti che è il vanto di Sala e, prima, del suo predecessore Pisapia. E’ facile prevedere che al momento dell’attuazione ci saranno non pochi mugugni, sicuramente ci vorrà del tempo perché diventino patrimonio se non di tutti della maggioranza.


Diventeremo come Singapore? Ecco cosa non si può fare nella “città dei divieti”

No gomme
Una delle prime cose che vengono richieste, al momento dell’arrivo all’aeroporto di Singapore, è se si hanno chewing gum. Le gomme da masticare sono vietate in tutta la città. Il motivo? Tutelare la pulizia delle strade.

No durian
Il durian è il frutto tipico di Singapore. E’ assolutamente vietato salire su un mezzo pubblico o entrare in un negozio con questo frutto in mano, il cui odore è molto forte e poco gradevole per i luoghi pubblici.

No nudismo a casa
Girare nudi nei luoghi pubblici di Singapore è ovviamente vietato, ma lo è pure se si desidera stare “comodi” a casa propria o in una stanza d’albergo. Se si è visti, si rischiano multe salate.

No sigarette
Il divieto di fumo a Singapore riguarda tutti i luoghi pubblici all’aperto e al chiuso. Ci sono apposite aree segnalate e provviste di posaceneri. E’ comunque vietato anche l’importo di sigarette.

No Wi-Fi
Connettersi a una rete Wi-Fi non protetta a Singapore può voler dire essere un hacker. Se si necessita di internet, è bene recarsi solo in locali pubblici dotati di connessione con login.


Le nuove regole che cambieranno Milano
Le nuove regole che cambieranno Milano