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12. 05. 2024 05:41

Non solo elettrico, la Lombardia punta anche sui biocarburanti: il progetto

Un modo, secondo il governatore Attilio Fontana, di non perdere 20mila posti di lavoro in Lombardia

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La Regione Lombardia condivide gli obiettivi di sostenibilità imposti dalla commissione europea e per farlo tenta di imboccare un strada ben precisa, quella dei biocarburanti. Per questo motivo l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi e il governatore Attilio Fontana hanno presentato uno studio che conferma le grandi potenzialità dei carburanti rinnovabili e non solo. Per ridurre l’impatto delle emissioni – sostengono – non esiste infatti solamente il mondo dell’elettrico.

Biocarburanti, il piano della Regione

«L’Unione europea – commenta il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana alla presentazione dello studio sui biocarburanti – con una visione troppo ideologica non vuole prendere in considerazione i carburanti rinnovabili. Tuttavia, gli obiettivi di sostenibilità imposti proprio dalla Commissione europea, che il sistema lombardo condivide, possono essere raggiunti anche imboccando questa strada».

E ancora il governatore: «Non c’è solo l’elettrico per l’abbattimento delle emissioni. Nella gestione della transizione ecologica serve razionalità e buonsenso. Occorre scongiurare una tempesta economica e sociale nel settore dell’Automotive. Come Regione siamo in campo per coniugare, in modo pragmatico, sostenibilità ambientale e tutela del nostro tessuto produttivo». E Fontana lo vuole fare puntando dunque molto sui biocarburanti.

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biocarburanti

Lo studio presentato sui biocarburanti si inserisce nel percorso avviato da Regione Lombardia nel marzo 2022 in difesa della filiera dell’automotive, per evitare la perdita di circa 20.000 posti di lavoro solo in Lombardia e 70.000 in tutto il Paese, come spiega l’assessore allo Sviluppo economico, regista di tutta quanta l’operazione.

Biocarburanti: la sfida della Regione e lo studio

Si tratta di una sfida complessa ma non impossibile che coinvolge istituzioni regionali, mondo industriale, associazioni imprenditoriali, università e centri di ricerca. Regione Lombardia inoltre ha fatto sapere di aver affidato al ‘Cluster Lombardo Mobilità’ la definizione di uno studio sui carburanti rinnovabili.

Sono state messe a confronto diverse fonti energetiche tenendo in considerazione anche l’intero ciclo di vita del veicolo e sistema di propulsione. Sotto la lente Biometano e Bio GLN, HVO (olio vegetale idrotrattato), E-fuels (electrofuels), Idrogeno, Bio-GPL e DME-rinnovabile.

Sono stati analizzati sia i vantaggi in termini di emissioni durante il consumo sia la capacità attuale di produzione, le quantità in dotazione, il potere energetico, il costo di produzione, la scalabilità industriale, in un approccio tecnologicamente neutrale e razionale, sulla base di una omogenea comparazione dei dati.

«I risultati – conclude Guidesi – sono confortanti. I carburanti rinnovabili o biocarburanti danno un contributo significativo in tema di sostenibilità ambientale; altresì la neutralità tecnologica consente la tutela e il rinnovo delle attuali filiere produttive con la conseguente nascita di nuove professionalità. Per questo, insieme al sistema lombardo, chiediamo il supporto delle istituzioni sovraregionali».

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