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28. 04. 2024 01:05

Al Municipio 2 la vittoria del Fantamunicipio, Simone Locatelli: «Un lavoro complesso e sfidante, ma la nuova Loreto vi stupirà»

Il presidente a MI-Tomorrow: «Riqualificare la zona della Stazione Centrale, via Padova e piazza Carbonari sono i nostri prossimi obiettivi»

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L’infornata di giovani presidenti di Municipio arrivata con le ultime elezioni amministrative comprende Simone Locatelli, 32 anni, da sempre abitante del quartiere Precotto e da quasi due anni alla guida del “suo” Municipio: il 2, che ha vinto la settima edizione del Fantamunincipio di Mi-Tomorrow.

Il presidente Simone Locatelli: «In tanti chiedono più spazio per i pedoni, per la mobilità dolce, per vivere la città anche all’aperto»

Simone Locatelli

Cosa significa questo riconoscimento?
«Una bella soddisfazione. E’ un premio un po’ inaspettato perché spesso il nostro Municipio viene considerato “iperproblematico”, mentre è bello che si notino gli elementi positivi. Elementi che sono frutto di investimenti, da un lato urbanistici e dell’amministrazione, e dall’altro dagli abitanti che contribuiscono a tenerlo vivo».

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E’ un Municipio ricco di diversità: si passa dalla Stazione Centrale a Isola, da Loreto a via Padova. Cosa la rende più orgoglioso del lavoro svolto?
«In effetti è un territorio molto complesso. E’ il più popoloso della città e questo incrementa i problemi, in particolare, nella Stazione Centrale e nella zona di via Padova. Poi ci sono diverse persone che dormono lungo via Sammartini. Però ci sono anche zone residenziali come la Maggiolina o i quartieri lungo viale Monza. L’elemento più positivo è la gran voglia di partecipazione e di protagonismo delle persone attraverso le associazioni».

In che modo?
«Nel 2022 siamo arrivati a 14 patti di collaborazione che stanno aumentando ancora. Attraverso questi strumenti abbiamo recuperato tante aree verdi nel Municipio con meno superficie verde di Milano. Dall’altra parte c’è un lavoro molto importante di sviluppo urbanistico».

Quali sono i progetti più importanti in corso?
«Quelli su via Padova e sul quartiere Adriano, dove prosegue il prolungamento della linea del tram, dove a inizio anno abbiamo inaugurato la nuova scuola media e in cui si sta abbattendo il vecchio edificio di via Adriano 60».

E per il futuro?
«Piazzale Loreto, Drop City in via Sammartini, l’ex scalo Greco».

Con LOC su Loreto si apre un biennio impegnativo: la piazza cambierà totalmente volto, ma c’è preoccupazione per la viabilità.
«La trasformazione sarà molto positiva, ma all’inizio creerà inevitabilmente dei disagi. Sul tema degli spazi pubblici, la gente si divide molto, però in tanti chiedono più spazio per i pedoni, per la mobilità dolce, per vivere la città anche all’aperto. E se è vero che le auto non possono scomparire da un giorno all’altro, il trend della diminuzione della loro circolazione in città è già avviato, anche se non è abbastanza. Inoltre, è giusto decidere di cambiare, ma quando questo accade, bisogna comunicarlo bene ai cittadini e ascoltare i loro disagi».

Quali soluzioni prevedete per i veicoli?
«Da una parte si punta a trovare aree per i parcheggi, dall’altra c’è un grande investimento nel trasporto pubblico e nella mobilità alternativa. Però la città non può essere lasciata sola: sono necessari investimenti anche a livello regionale e statale».

Quanto aiuta il fatto che al momento tutti i 9 Municipi siano rappresentati dalle stesse forze politiche?
«Sicuramente essere tutti dalla stessa parte aiuta molto per essere uniti in tante battaglie».

E invece come sono i rapporti con il Comune?
«La macchina amministrativa è molto complessa e quindi portare a casa dei cambiamenti strutturali in questo senso è molto difficile. Pur non nascondendo alcune difficoltà, si sta riconoscendo sempre di più il ruolo politico dei Municipi: abbiamo un’investitura che arriva direttamente dai cittadini. Da parte di Palazzo Marino c’è un incremento di sensibilità nei nostri confronti: non tutte le nostre richieste vengono accolte, ma sta nella dialettica politica».

Come vede il tema della sicurezza nella zona della Stazione Centrale?
«Quello della Stazione è un polo complicato: essendo un luogo di passaggio le problematiche arrivano da ovunque. La rivitalizzazione di alcuni spazi commerciali interni e le riqualificazioni sull’esterno hanno contribuito a rendere la Stazione più accogliente. La situazione in quella zona viene costantemente seguita dal sindaco, dalla Prefettura, con presidi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e dell’esercito. Però molti problemi nazionali vengono demandati ai Comuni: se per i flussi migratori non vengono creati percorsi di accoglienza che funzionino, le persone da qualche parte devono stare. Poche settimane fa è venuto a Milano il ministro dell’Interno Piantedosi. Si è deciso di lavorare sulla città e in particolare sulla Stazione Centrale e dintorni. Intanto il Comune ha fatto uscire un avviso di interesse pubblico per realizzare delle iniziative in piazza Duca D’Aosta».

L’esperienza della pista di pattinaggio di questo inverno è da ripetere?
«Sì, perché è un modo per far stare le persone in piazza anziché farle semplicemente transitare. E’ una scommessa, perché è un’area molto vasta, ma può essere appetibile per eventuali sponsor».

E’ un’iniziativa da allargare a via Sammartini, oltre al periodo della Design Week?
«Non sono spazi pubblici, ma Drop City punta a recuperare 18 magazzini e a questa riqualificazione si accompagna quella degli spazi esterni, recuperando la via con alberature e piste ciclabili. Speriamo che possa essere di esempio anche per via Ferrante Aporti».

Sulla riqualificazione di piazza Carbonari si è parlato dell’onere di urbanizzazione legato alla costruzione di Torre Milano.
«Purtroppo l’accordo non è andato in porto. Il percorso che ha portato alla costruzione della Torre Milano non è stato facile, anzi, si è trattato di un insediamento urbanistico molto impattante che ha portato grande malessere nel quartiere. Alla fine l’operatore ha deciso di non fare nessuna opera in zona e di pagare gli oneri al Comune, come è possibile fare. Rimane il tema di come riqualificare piazza Carbonari: è una delle prossime sfide che abbiamo davanti».

ALBO D’ORO

2023 Municipio 2
Simone Locatelli

2022 Municipio 8
Giulia Pelucchi

2021 Municipio 3
Caterina Antola

2020 Municipio 8
Simone Zambelli

2019 Municipio 9
Giuseppe Lardieri

2018 Municipio 4
Paolo Guido Bassi

2017 Municipio 5
Alessandro Bramati

In breve

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